" Piano Cave di Bergamo: troppi ritardi, troppi volumi e soprattutto troppi conflitti di interesse - Formigoni revochi l'Assessore Marco Lionello Pagnoncelli
Dal 2004 Bergamo aspetta il suo Piano Cave, fondamentale documento che regolerà per i prossimi 10 anni l'approvvigionamento di sabbia, ghiaia e lapidei, stabilendo quanto, come e dove i cavatori potranno scavare.
Dovrebbe essere redatto per permettere di estrarre materiale nel rispetto del territorio, dell'assetto idrogeologico e del paesaggio nonché della trasparenza, irrinunciabile in qualsiasi atto pubblico e ancor di più quando sono coinvolti interessi economici di grossa entità.
I rapporti che sono intercorsi e intercorrono tra l'Assessore regionale all'ambiente Marco Pagnoncelli, la società della sua famiglia (SPI Srl), e uno dei maggiori cavatori della provincia di Bergamo (il Gruppo Locatelli) sono stati apertamente ammessi solo per il passato.
Del resto, il fatto che l'Assessore Pagnoncelli citi la mancata partecipazione alla Giunta del 22 maggio 2005, che approvò il Piano Cave, come comportamento che cancella ogni potenziale conflitto di interesse, è fatto che testimonia solo una doverosa cautela istituzionale ma non risolve i problemi politici connessi alle sue pregresse esperienze e alle attuali. Al tempo era Assessore all'Artigianato e referente per la Provincia di Bergamo. E cinque anni prima, il 25 settembre 2001, la Lega Nord presentò un ordine del giorno al Consiglio Comunale di Bergamo per chiedere la revoca dell'allora Assessore Comunale Marco Pagnoncelli qualora il Sindaco avesse riscontrato il conflitto d'interessi denunciato da alcuni consiglieri di opposizione.
A questo si aggiunga che tuttora l'Assessore Pagnoncelli è Procuratore Sociale e Direttore Tecnico della SPI Srl, con sede presso il suo stesso ufficio e di proprietà dei suoi due fratelli. Questa società partecipa, a sua volta, insieme al Gruppo Locatelli, ad un'altra azienda costituita soltanto nel gennaio del 2006.
Oggi si deve approvare un Piano nel quale il Gruppo Locatelli ha voluminosi interessi (5,8 milioni di metri cubi direttamente o tramite società partecipate e 3,5 milioni di riserve).
Avallare un siffatto percorso istituzionale per l'approvazione del Piano Cave è fatto politicamente inaccettabile ed è intento degli scriventi evitare ogni potenziale critica alle istituzioni, tutelando la credibilità del Presidente Formigoni e della sua Giunta, ma anche e soprattutto quella del Consiglio Regionale che si accingerà, prima o poi, a votare il Piano Cave della Provincia di Bergamo.
Per queste ragioni chiediamo al Presidente Formigoni di revocare Marco Lionello Pagnoncelli dall'incarico di Assessore ".
( tratto da www.marcellosaponaro.it )
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1 commento:
Grande Gee...mandiamola ovunque...
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