mercoledì, ottobre 31, 2007

Album Of The Week ( #14 ) Banco Del Mutuo Soccorso-Banco Del Mutuo Soccorso

Ecco l’album d’esordio di una delle più famose band del panorama progressive italiano: il Banco Del Mutuo Soccorso, o più semplicemente, il “Banco”. Fondato nel 1969 in concomitanza alla Premiata Forneria Marconi e a Le Orme, il Banco esordisce con questo album omonimo, nel 1972. La formazione era composta da Vittorio Nocenzi, organo, clarino, flauto e voce, Gianni Nocenzi, pianoforte, Marcello Todaro, chitarra e voce, Renato D’Angelo, basso, Pierluigi Calderoni, batteria e Francesco “Big” Di Giacomo, voce solista.
L’album apre con la traccia “In Volo”, in stile medievale, con il dialogo preso da “Astolfo sulla Luna” (tratto da Truemetal.it). La canzone seguente è “RIP (Requiescant In Pace)”.L’inizio è frenetico, con un ritmo assolutamente coinvolgente e con la voce di Di Giacomo che incrementa ancora di più la bellezza del pezzo. Il brano continua con un duetto tastiere-pianoforte ad opera dei fratelli Nocenzi, di un’armonia fuori dal comune. Di Giacomo prosegue la seconda parte, stavolta molto più dolcemente, mostrando appieno le sue magnifiche doti canore, accompagnato dal pianoforte, che lascia l’ascoltatore completamente incantato. La terza traccia, “Corridoio”, è un’anticipazione suonata al clavicembalo della canzone seguente, "Metamorfosi", una quasi interminabile Odissea di pianoforte ed assoli di chitarra, che tuttavia non stanca, e spezzata a tre quarti dalla voce di Di Giacomo, calme e pulita come sempre. "Il Giardino Del Mago” continua questo LP fantastico, con un ritmo furtivo, creato immancabilmente dalla tastiera di Nocenzi e dai cori dei vari componenti. Per buona parte, la canzone prosegue così, stravolgendosi poi in una cadenza impetuosa, trascinante, che sembra quasi che impazzisca, per poi continuare nel tempo originale, alternandosi di nuovo al ritmo vorticoso, attenendosi appunto, allo stile progressive a cui il gruppo appartiene. L’ultimo brano si intitola “Traccia” che conclude in bellezza, con un insieme di tastiere e cori, questo album strepitoso, che è solo l’inizio della lunga strada che ha fatto il Banco.

Voto:93

Pix From Da Bronx ( #6 )

Stradina:Of:Gromel-Long.Road_HomeStradina:Of:Gromel-Long.Road_Home {Grumello Del Piano * Bergamo}: clicked on October 18th 2007 # 22:40

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martedì, ottobre 30, 2007

Movie Of The Week ( #19 ) Paris, Texas

Paris, Texas - di Wim WendersRegia : Wim Wenders
Anno : 1984
Nazione : USA
Genere : Drammatico
Durata : 139 minuti
Interpreti : Nastassja Kinski, Dean Stockwell, Harry Dean Stanton

Torniamo a parlare del regista tedesco Wim Wenders con questo film che gli regalò la Palma d'Oro e il Premio Fipresci al Festival di Cannes del 1984. Dato per disperso, Travis ( Harry Dean Stanton) è raccolto ai margini del deserto texano. Tornato in famiglia, trova il figlioletto Hunter ( Hunter Carson ) che la miglie Jane ( Natassja Kinski ), prima di sparire anche lei, aveva affidato ai cognati. Un giorno saputo che la donnacompie ogni mese un versamento a favore del figlio, parte con lui a cercarla. Travis e Jane si ritroveranno in un peep show dove, in una drammatica conversazione con l'interfono, chiariranno i motivi della loro separazione per poi lasciarsi di nuovo...
Le musiche sono del mitico Ry Cooder.

BITE 5

Versione di Google abbastanza curiosa da un certo punto di vista...


[segnalato da_Walkin'Comunist]

domenica, ottobre 28, 2007

Pix From Da Bronx ( #5)


Rue/Tadino:Les Misérables [Grumello Del Piano°Bergamo]: flashed on October 24th 2007 §: 00:37



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Book Of The Week ( #9 ) Come Dio Comanda - Niccolò Ammaniti

Come Dio Comanda, di Niccolò Ammaniti"Mio padre era un uomo cattivo. Ha ammazzato e violentato una ragazzina innocente. Merita di finire all’inferno. E io con lui. Io non so perché l’ho aiutato. Giuro che non lo so. Mio padre era un ubriacone, un violento, un buono a nulla. Menava tutti. Mio padre mi ha insegnato ad usare la pistola, mio padre mi ha aiutato a riempire di botte uno a cui avevo tagliato la sella della moto. Mio padre mi è sempre stato vicino dal giorno in cui sono nato. Mia mamma è scappata e lui mi ha tirato su. Mio padre mi portava a pescare. Mi padre era un nazista ma era buono. Credeva in Dio e non bestemmiava. Mi voleva bene a Quattro Formaggi e a me. Mio padre sapeva quello che era giusto e quello che era sbagliato. Io lo so."

L’autore di “Io Non Ho paura” ci propone in questo romanzo le vicende di Rino e Cristiano Zena.
Il rapporto padre figlio è tra i più instabili e complicati, ma allo stesso tempo profondo. Rino non può essere definito il padre perfetto: alcolista, nazista, violento contro gli stranieri, preoccupato di perdere l’affetto dei propri cari. Capace d’amare il figlio più della sua stessa vita, decide insieme ai due inseparabili amici, QuattroFormaggi e Danilo Aprea, abbandonato dalla moglie poiché accusato della morte della figlia, di architettare un piano per scassinare un bancomat e cambiare in modo radicale così la propria esistenza. Rinunciare all’ultimo minuto alla realizzazione di questo progetto segnerà la fine di lunghe amicizie e di apparente tranquillità. Fabiana, compagna di classe di Cristiano, viene trovata una sera uccisa dopo essere stata violentata in un bosco. Il ragazzo trova il cadavere, ma accanto a quello c’è anche il corpo inerme del padre: sia stato proprio lui a compiere quel gesto? L’unica persona su cui sempre ha potuto contare si era trasformato in un mostro. In una società dove il consumismo prevale, i rapporti familiari vengon sottovalutati, come nel caso di Fabiana, che invidia e non comprende l'indifferenza di Esmeralda, la sua migliore amica, nei confronti della madre. Imprevedibile è l'intreccio del racconto dove si alternano le figure dei personaggi principali e quelle dei secondari, come l'assistente sociale Trecca, ma che comunque rientrano nella vita degli Zena. Scritto con un tono grottesco, a volte volgare, ma su uno sfondo pienamente realistico, Ammaniti riesce a tenere accesa l'attenzione del lettore fino all'ultimo pagina.

venerdì, ottobre 26, 2007

Album Of The Week (#13) Led Zeppelin IV



Un album assolutamente strepitoso. Non si poteva iniziare meglio, con Black Dog, brano potente e trascinante, con un Robert Plant (voce) magnifico come sempre, un’armonia trasportante che porta alla seconda traccia, Rock ‘n’ Roll. Le percussioni di John Bonham introducono una canzone ritmata, con un riff forte ma parecchio orecchiabile suonato da Jimmy Page, accompagnato dal pianoforte di John Paul Jones. Segue The Battle Of Evermore, decisamente più pacata delle due precedenti. Il mandolino di Jones, porta un’atmosfera quasi epica, che ricorda, appunto, una preparazione ad una battaglia. La voce di Robert Plant sottolinea questa atmosfera, insieme anche ai cori degli altri componenti. Il brano successivo è considerata una delle più belle canzoni di sempre: Stairway To Heaven. Una ballata sublime, rilassante, quasi interminabile, ma tuttavia non stancante. L'ultima parte di questa, un assolo di Jimmy Page sembra stravolgere la canzone, ma che rimane, comunque incantevole. Misty Mountain Hop ravviva il ritmo dell'album, grazie alla voce di Plant e alla tastiera suonata da Jones. La canzone seguente, Four Sticks, ricorda quasi un tempo tribale, dovuto all'utilizzo dei bonghi. La chitarra elettrica di Page, sempre impeccabile e perfetta, accompagna la canzone, in alternanza con quella acustica, e con la voce sognante di Robert Plant. Going To California cambia di nuovo l'andamento dell'album, riportandolo alla calma, grazie all'acustica di Page, ed alla voce, questa volta più melodiosa e meno graffiante. L'LP si chiude con When The Levee Breaks, perfetta chiusura, una sorta di blues molto movimentato, merito anche, dell'uso dell'armonica. L'effetto slide della chitarra, rende il pezzo ancora più blues, mentre Plant perfeziona il brano. L'ultima parte della canzone è un mix di effetti decisamente piacevoli che rendono questo, uno dei più bei lavori della band inglese. Lodevoli le percussioni di Bonham, considerato uno dei migliori batteristi di sempre, purtoppo passato a miglior vita nel 1980.

Quest'album ha ricevuto parecchie critiche, dovute a Stairway To Heaven, che, se ascoltata nel verso opposto, rivelerebbe delle frasi inneggianti a Satana. Ciò non toglie la bellezza dell'album, forse il migliore realizzato dai Led Zeppelin.

"La Tecnica Non Conta. Io Mi Occupo Di Emozioni."

Voto: 95

Pix From Da Bronx ( #4 )

Gromel|Skyline::GeeZer's_BalconYGromel|Skyline::GeeZer's_BalconY {Grumello Del Piano * Bergamo}: clicked on October 23rd 2007 # 18:18

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giovedì, ottobre 25, 2007

Movie Of The Week ( #18 ) Blow Up

Blow Up, di Michelangelo AntonioniRegia : Michelangelo Antonioni
Anno : 1966
Nazione : Gran Bretagna/Italia
Durata : 106 minuti
Distribuzione : Metro Goldwyn Mayer
Interpreti : David Hemmings, Vanessa Redgrave, Peter Bowles, Sarah Miles, John Castle, Jane Birkin, Gillian Hills

Thomas è un fotografo professionista che un giorno ingrandendo alcune foto scattate in segreto a una coppietta in un parco scopre che rivelano un omicidio in atto. O forse si tratta solo di un illusione?
Blow Up di Michelangelo Antonioni è un intrigo dei toni paranoici, nonchè uno spaccato di una Londra degli anni '60 giovane e modaiola, dell' amore libero, delle feste, della musica ( l'autore della colonna sonara è Herbie Hancock, mentre gli Yardbirds suonanno in un club ). David Hemmings interpreta il fotografo annoiato vhe viene risvegliato dal mistero racchiuso nelle sue foto, Vanessa Redgrave è la donna ritratta in esse. L' enigma di quello che si vede e non si vede, e di quello che l'obiettivo fotografico impressiona, è aperto all' immaginazione dello spettatore. Michelangelo Antonioni è recentemente scomparso all' età di 94 anni. Gli altri capolavori che ha diretto sono : Professione: Reporter, Zabriskie Point, L'Avventura e Il Grido.

mercoledì, ottobre 24, 2007

BITE 4

Isaia Invernizzi e Matteo Nicodemo stanno riscuotendo molto successo coi loro concerti, fino ad arrivare a suonare in uno dei locali più prestigiosi della Pen1s0L@

  • Isaia.Invernizzi+Matteo.Nicodemo||Liv3
  • [segnalato.daAlfio]

    martedì, ottobre 23, 2007

    Pix From Da Bronx (#3)

    Via Santa Croce [Moloko Distributor*Grumello Del Piano°Bergamo]: flashed on October 22nd 2007 @ 00:29:55

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    domenica, ottobre 21, 2007

    Book Of The Week (#8) 1984- George Orwell

    1984, di George OrwellTitolo : 1984 ( Nineteen Eighty Four)
    Autore : George Orwell
    Genere : Fantascienza
    Prima Edizione : Secker & Warburg, London 1949
    Prima Edizione Italiana : Mondatori Milano 1950

    Scritto da George Orwell nel 1948, il romanzo immagina che il mondo nel 1984 sia diviso in tre grandi stati: Oceania, Eurasia ed Estasia, spesso in guerra tra loro. L’Oceania, con capitale Londra, è governata sulla base dei principi del Socing ( partito di ispirazione socialista che detiene il potere), i quali vengono diffusi e mantenuti “vivi” mediante l’istituzione di una neolingua dalla quale vengono soppressi vocaboli che possono indurre alla ribellione. Il partito riesce a “cambiare” la realtà (affermando per esempio che certi avvenimenti non siano mai accaduti) e disorienta così i cittadini costringendoli al “bipensiero”, obbligandoli cioè a fare i conti con una nuova verità affermata dagli organi di potere e quella “reale”. Distinguere le due diventa così sempre più difficile. Autorità assoluta dell’Oceania è un capo onnisciente e onnipresente: il Grande Fratello. Nessuno lo ha mai visto di persona, ma l’immagine del suo volto compare, gigantesca, in ogni luogo. L’enorme organizzazione politica del Socing è in grado di controllare i cittadini attraverso telecamere sempre funzionanti e piazzate in ogni ambiente della loro vita. Ogni minimo cenno di dissenso ( definito psico-reato) viene punito con l’incarcerazione, la tortura e la morte. Il protagonista del racconto è Winston Smith, il quale ricopre l’importante incarico di censurare libri e giornali che non si esprimono in modo allineato rispetto alle idee del Socing. Ad un certo punto Winston incomincia ad avvertire sentimenti avversi al partito: legge libri proibiti e sceglie una compagna, Julia, con cui vivere un amore altrettanto proibito. Scoperto, verrà inevitabilmente costretto, con la feroce brutalità della tortura, a rinnegare la propria ribellione e il suo amore per Julia. La storia si conclude con il pubblico processo e la pubblica autocritica di Winston, il quale, nell’attesa della morte, scopre di essere giunto ad “amare” il Grande Fratello.
    Il romanzo di Orwell è uno dei più inquietanti della storia della letteratura, esprime infatti il suo totale controllo delle coscienze, dei pensieri e della volontà, da parte degli organi di potere. Interessante è la figura dell’aguzzino di Winston, il quale ricorda che l’obbedienza ai principi dello stato da sola non basta, in quanto occorre anche pensare e amare come desidera il Grande Fratello: la dimensione più intima e personale degli individui può essere soggetta al controllo e al condizionamento da parte della società. Il libro induce quindi a riflettere, sebbene la realtà contemporanea sia meno drammatica, Socing o meno, la società riesce comunque a filtrare le notizie, le strumentalizza, in modo da impedire la nscita di un pensiero "divergente".

    Guess Who's Back ?

    venerdì, ottobre 19, 2007

    Pix From Da Bronx ( #2 )

    Parking_Lot::Via.al.Santuario, Grumello del Piano * BergamoParking_Lot::Via.al.Santuario {Grumello Del Piano * Bergamo}: clicked on October 18th 2007 # 22:11

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    martedì, ottobre 16, 2007

    BITE 3

    BITECuriosità dal mondo degli anni '80-'90...per i nostalgici del periodo.

    [segnalato.da TheRock]

    sabato, ottobre 13, 2007

    Book Of The Week ( #7 ) I Miei Martedì Col Professore - Mitch Albom

    I Miei Martedì Col Professore, di Mitch AlbomTitolo: I Miei Martedì Col Professore
    Autore: Mitch Albom
    Genere: Romanzo
    Edizione: Rizzoli
    Pubblicazione: Maggio 1998

    Non aver paura di morire se hai apprezzato la vita. Mitch però, quarant’anni e brillante giornalista sportivo, non sembra accorgersi di quanto la sua ne sia priva di significato e di interessi: solo il pc, il cellulare, il lavoro e il denaro. Conduce una vita monotona, con quel senso di insoddisfazione che lo perseguita. Per caso una sera, guardando la tv, rivede un suo vecchio professore, Morrie Schwartz, quel “sociologo ballerino” con il quale all’università aveva instaurato un meraviglioso rapporto. Erano passati però 15 anni da quando si era laureato e da quel giorno non aveva più pensato a lui. Morrie è gravemente malato, non gli resta molto da vivere poiché affetto da sclerosi laterale amiotrofica.
    Nonostante i km che li separano, Mitch si rimette in contatto con il professore, si reca a casa sua ogni martedì e qui discutono sul “significato della vita”: l’amore, il perdono, il lavoro e alla fine la morte.
    Morrie però non ha paura di quest’ultima, anche se non potrà più condurre una vita normale a causa dell’atrofia muscolare, non perderà mai tempo ad autocommiserarsi: tutti sanno di dover morire, ma nessuno ci crede, solo quando sia ha imparato a morire, allora si ha apprezzato a vivere. Come si può apprezzare la vita se l’uomo sa gradire solo il materialismo del mondo? Se domani fosse il tuo ultimo giorno, cosa ne faresti di tutto il denaro e il successo accumulati? Come passeresti le tue ultime 24 ore volendo però viverle nell’ “essenziale”? Cogli dunque le emozioni, quelle buone come l’amore e impara a conoscere cosa è la sofferenza. Lasciati travolgere, “apri il rubinetto” e piangi se è necessario, sorridi a chi prima era triste, solo così imparerai a controllare ciò che provi. Nè il potere, né la casa nuova ti danno la tenerezza che cerchi. L’uomo è miope, vorrebbe dare un senso alla propria esistenza e lo rincorre. Sia forse la macchina nuova? Bene, la compra, ma poi? No, non è questo quello che cerca, niente sembra pagare il senso di inapagatezza che è in lui. Poi però un giorno per colmarlo potrebbe essere troppo tardi: tardi per sentire un amico che non senti da tempo, perdonare qualcuno o principalmente te stesso, per aver perso momenti della tua vita a ricercare il futile. Un insegnante, un amico, c’è sempre qualcuno che, come un gioiello di saggezza prezioso, è disposto ad aiutarti, a farti riflettere…e Morrie lo era.

    “ Un insegnante ha effetto sull’eternità, non puoi mai dire dove termina la sua influenza” ( Henry Adams )

    Pix From Da Bronx ( #1 )

    Via S. Croce, Grumello Del Piano * BergamoVia S. Croce {Grumello Del Piano * Bergamo}: clicked on October 10th 2007 # 00:02

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    martedì, ottobre 09, 2007

    Movie Of The Week ( #17 ) Saw L' Enigmista

    Saw L' Enigmista, di James WanRegia : James Wan
    Nazione : USA
    Genere : Thriller
    Durata : 99 minuti
    Distribuzione : Lion's Gate Film
    Interpreti : Cary Elwes, Danny Glover, Monica Potter, Michael Emerson, Tobin Bell

    Questo film parla di Saw ( Tobin bell ) un folle, malato di cancro che tentando di suicidarsi lanciandosi a tutta velocità da un ponte con un automobile, a suo malgrado uscirà illeso dall' incidente, in seguito a questo episodio deciderà di punire la gente che non apprezza la propria vita. In questo primo episodio due uomini ( un fotografo e un chirurgo ) sono incatenati a un muro, in una stanza piena di sangue. In mezzo alla stanza giace un cadavere, non ricordano niente, non sanno come siano finiti finiti in quella situazione. Saw li costringe a un gioco di morte : otto ore per uccidersi a vicenda. La scena cult del film è quella dell' autoamputazione del piede da parte del protagonista attraverso l'uso di una sega da lavoro. La pellicola ha inventato un genere nuovo : il cosidetto filone Torture Porn basato su torture piuttosto esplicite e violenza gratuita. Nel 2005 e 2006 ha avuto due seguiti, inoltre ha ispirato numerosi cloni tra i quali vengono citati Hostel, Hostel 2, Turistas e i più recenti Captivity e Severance.

    " In senso stretto non è un assassino, non ha mai ucciso nessuno : fa in modo che le sue vittime si uccidano da sole"

    sabato, ottobre 06, 2007

    Book Of The Week ( #6 ) Il Giovane Holden - David Salinger

    Il Giovane Holden, di David SalingerTitolo : Il Giovane Holden
    Titolo Originale : The Catcher In The Rye
    Autore : Jerome David Salinger
    Genere : Romanzo
    Prima Edizione : Stati Uniti, 1951
    Edizione Italiana : Einaudi, Torino 1997

    Holden Caulfield, emblema di un’adolescenza americana contraddittoria, fragile e ribelle, narra in prima persona di alcuni suoi giorni di libertà e vuoto, iniziati con l’espulsione dalla scuola prestigiosa alla quale è stato iscritto dalla sua famiglia benestante. Holden detesta l’ambiente scolastico, è un pessimo studente, fuma in modo accanito e non riesce a trovare nei suoi genitori o nei suoi insegnanti un modello di riferimento. Anche i rapporti con i compagni sono burrascosi: prima di andarsene da scuola avrà persino una rissa per gelosia. Il passato del giovane è segnato da un tragico evento: il fratellino Allie muore di leucemia. Il senso di abbandono che questo lutto ha generato in lui lo sta facendo diventare molto bravo nella scrittura e, allo stesso tempo, assolutamente cinico e ribelle nei confronti del mondo adulto. L’incontro con l’insegnante che lo dovrebbe aiutare a riflettere sulla sua bocciatura è totalmente infruttuoso. Giunto un giorno a New York, cerca di bere alcolici, uscire con le ragazze, avere la sua iniziazione sessuale con una prostituta. Il tentativo di stringere un rapporto più profondo con una sua amica, Sally, si risolve in un fallimento, così come l’incontro con un amico. Alla fine rientra da clandestino a casa, dove sveglia la sorellina Phoebe e le racconta dell’espulsione; quindi si allontana per non incontrare i genitori e va da un vecchio suo insegnante, il professor Antolini, che si era mostrato più volte attento e comprensivo con lui. Ma durante la notte il giovane Holden viene insidiato dal professore, che tenta di sedurlo, e così sceglie di nuovo la strada, mentre il progetto di fuggire e formarsi una nuova famiglia diventa ancora più urgente. Dopo aver incontrato Phoebe, l’unica persona a cui si senta realmente legato, comprende però che la sua fuga probabilmente non avverrà mai.
    L’opera ha destato scandalo nel 1951. L’autore, più volte giudicato per la sua vita appartata e lontana dal mondo influenzato dai media, si è procurato un gran numero di seguaci e imitatori, sia sul campo dei contenuti che stilistico.
    Il protagonista è presentato come il classico adolescente trasgressore, il cattivo studente, che rifiuta l’ipocrisia e l’esibizionismo della società, ma che allo stesso tempo non vuole essere ignorato.
    Holden dimostra una forte maturità, nonostante il rapporto difficile con i coetanei e la propensione facile a ubriacarsi.

    “Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire per una causa, ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa”

    Perché farsi illusioni sugli adulti? Non è la società che spesso lascia soli i ragazzi? Costringendoli a cercare in se stessi quel punto di riferimento che dovrebbe invece essere dato dalle persone a loro più vicine? Dove è il loro ascolto?
    Un giorno interrogato dalla sorellina più piccola, confessa che da grande vorrebbe sentirsi come un eroe mentre salva tutti quei bambini che, giocando, corrono il rischio di cadere in un burrone: ecco che qui viene svelato il senso di protezione e d’amore che al giovane manca.
    In effetti Holden altro non è che un ragazzo sensibile, segnato in modo indelebile dalla morte del caro fratello e privato della comprensione da lui ricercata.

    giovedì, ottobre 04, 2007

    BITE 2

    Il significato della parola Mofo, che si è diffusa ultimamente sul territorio grumelles3 :

  • the::mean1ng.0f-Mofo
  • [segnalato.daGeezer]

    lunedì, ottobre 01, 2007

    Citazioni : John Fogerty - Fortunate Son



    FORTUNATE SON

    Some folks are born made to wave the flag,
    Ooh, theyre red, white and blue.
    And when the band plays hail to the chief,
    Ooh, they point the cannon at you, lord,

    It aint me, it aint me, I aint no senators son, son.
    It aint me, it aint me; I aint no fortunate one, no,

    Yeah!
    Some folks are born silver spoon in hand,
    Lord, dont they help themselves, oh.
    But when the taxman comes to the door,
    Lord, the house looks like a rummage sale, yes,

    It aint me, it aint me, I aint no millionaires son, no.
    It aint me, it aint me; I aint no fortunate one, no.

    Some folks inherit star spangled eyes,
    Ooh, they send you down to war, lord,
    And when you ask them, how much should we give?
    Ooh, they only answer more! more! more! yoh,

    It aint me, it aint me, I aint no military son, son.
    It aint me, it aint me; I aint no fortunate one, one.

    It aint me, it aint me, I aint no fortunate one, no no no,
    It aint me, it aint me, I aint no fortunate son, no no no

    John Fogerty