lunedì, novembre 20, 2006

Album Of The Week ( # 2 ) : Guitar Shop - Jeff Beck

"Se potessi prendere una lezione da un chitarrista, sarebbe Jeff Beck...Una delle cose più sorprendenti di Jeff è che egli suona molto più simile a Jeff Beck oggi di come abbia mai fatto prima...Lui suona una chitarra normale, non usa un plettro, non utilizza nessuna apparecchiatura insolita, e ad ogni uscita suona ancora più stupendo e puro."

Joe Satriani
E' sempre stato davanti a tutti. Dagli anni '60 fino ad oggi. E probabilmente lo sarà anche domani. Ha scritto pagine indelebili della storia del Rock, era quello she spaccava la chitarra in Blow Up, film di culto di Michelangelo Antonioni. Ha collaborato con grandi artisti tra cui Mick jagger e Stevie Wonder, Tim Bogert e Carmine Appice, Brian May e Roger Waters. Ha lanciato Cozy Powell, Rod Stewart e Ronnie Wood. Gli è stato chiesto di rimpiazzare Syd Barrett nei Pink Floyd e di entrare nei Rolling Stones al posto di Mick Taylor. E sempre stato all' avanguardia e quando negli anni novanta tornava di moda il blues lui mischiava i suoni della stratocaster con l'elettronica, la techno, loop e campionamenti. Gode del rispetto della scena musicale mondiale.
Ma nonostante tutto, questo signore si considera un meccanico con la passione per la chitarra.
Jeff Beck è cosi, prendere o lasciare, non ama apparire ma tutti lo cercano. La sua carriera è costellata di grandi collaborazioni e di capolavori.
Nel 1989 si verificano entrambe le cose. Tony Hymas alle testiere e Terry Bozzio (ex Frank Zappa e Missing Person) alla batteria registrano insieme all' imprevedibile axeman inglese Guitar Shop.
In questo album Beck ritorna ad un suono più metallico e rock, senza però disdegnare varie escursioni in altri lidi musicali, infatti si possono trovare episodi come Behind The Veil dall' andamento Reggae, o Sling Shot che sembra quasi Speed Metal, ma c'eè spazio anche per il blues di Big Block e i ritmi Funkeggianti di Day in The House.
La title track e Savoy sono brani rock che colpiscono per la classe e la tecnica, mentre Where Were You e Two Rivers sono traccie piu delicate di un intensità e atmosfera enorme, che mettono in risalto il tocco ed il gusto di Beck.
Il disco è quasi totalmente strumentale, eccetto in Day In The House e Guitar Shop dove la voce viene usata tramite campionamenti e loop.
Da segnalere la grande prestazione dietro le pelli di Terry Bozzio e la presenza elegante e mai invadente di Hymas. Inutile dire di Jeff Beck, che con questo album ci regala alcune tra le sue migliori canzoni, che otterrano un largo successo di pubblico, anche grazie al tour col grande Stevie Ray Vaughan, e di critica tanto da vincere il Grammy Award come Best Instrumental Rock nel 1990.

Sito ufficiale: www.jeffbeck.com                                  Voto : 92

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