sabato, marzo 07, 2009

Pix From Da Bronx ( #38 )

Il Griso e il NibbioIl Griso e il Nibbio {Scalinata per la città più alta * [BG]}: clicked on February 28th 2009 # 23:15

[photographed_and#posted::by.GeeZeR]

giovedì, marzo 05, 2009

Maestri Dell'Arte: Julian Beever

Beever crea disegni trompe-l'œil con il gesso su pavimenti e marciapiedi dalla metà degli anni '90. Le sue opere vengono create utilizzando una proiezione chiamata anamorfosi per creare l'illusione tridimensionale quando viene visto da una determinata angolazione. È soprannominato Pavement Picasso.

In Italia potrebbe essere definito un madonnaro anche se risulta veramente difficile accostarlo all'arte dei madonnari tradizionali.
Oltre a queste opere, Beever, esegue pitture murali con vernici acriliche e riproduzioni di opere famose.Lavora come free-lance e crea murales a richiesta. Ha lavorato nel Regno Unito, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Australia, Brasile, Argentina e Uruguay.

Link per le sue opere http://users.skynet.be/J.Beever/pave.htm
[fonte: Wiki]

martedì, marzo 03, 2009

Pix From Da Bronx (#37)



"Cleptomania" [fatta sabato 29/02/09, anche se tecnicamente era domenica già]

[scattata e postata da Roberto Rodeschini]

domenica, febbraio 22, 2009

Citazioni : Il Paese è Reale - Afterhours



Il Paese è Reale

Dici sempre le preghiere
Conti sempre fino a dieci e
Preghi ancora che
Non tocchi a te
Decidere

Piangi fermo in tangenziale
Inseguivi una cazzata
Era splendida e dorata
Fresca e avvelenata

Ma il paese sa affondare
Tutto intorno a te a ballare
Bestemmiando disprezzare
E riderci un po' su

E tu vuoi far qualcosa che serva
E farlo prima che il tuo amore si perda

Non ti accorgi che se lo vuoi tu
Quel che valeva poi non vale più
Se ti han detto resta a casa
Vola basso non scocciare
Se disprezzi puoi comprare
Se vale tutto niente vale
Se non sai più se sei un uomo
Se hai paura di sbagliare
Se hai solo voglia di pensare
Che fra poco è primavera

Adesso fa qualcosa che serva
Che è anche per te se il tuo paese è una merda

C'è una strada in mezzo al niente
Piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu

Io voglio far qualcosa che serva
Fammi far solo una cosa che serva
Dir la verità è un atto d'amore
Fatto per la nostra rabbia che muore.

Manuel Agnelli

giovedì, febbraio 05, 2009

Lettera al Presidente della Repubblica | di Antonio di Pietro

Giorgio Napolitano
Sig. Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,

ci sia permesso segnalarLe, nella sua qualità di garante della Carta Costituzionale, che, a nostro avviso, il Governo Berlusconi sta per porre in essere un altro strappo alla Costituzione.

Egli ha già piegato a sé il Parlamento con il ricorso massiccio ai decreti legge e al voto di fiducia “obbligato”.

Ha già occupato l’informazione pubblica e privata in totale conflitto di interessi.

Ha già mortificato, con il Lodo Alfano e con l’altra miriade di leggi ad personam che ha imposto, il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.

Ora, con un colpo solo, si accinge ad un “poker di porcherie” degno del peggior modello argentino: la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione della Rai, la modifica dell’organo di autogoverno della Corte dei Conti, la limitazione delle intercettazioni telefoniche, la modifica dei regolamenti parlamentari.

Occupando la Rai, i cittadini non potranno più sapere quel che accade nelle segrete stanze del potere e non potranno più esercitare alcun controllo democratico.

Modificando i componenti della Corte dei Conti – che ha il compito specifico previsto dalla Costituzione di controllare i conti della Pubblica Amministrazione - si mette anche tale organismo sotto il controllo dell’Esecutivo che, quindi, potrà falsificare a proprio piacimento i bilanci dello Stato senza che nessuno possa impedirglielo.

Limitando indiscriminatamente le intercettazioni telefoniche si impedisce alla magistratura di fare il proprio dovere e di contrastare efficacemente la criminalità organizzata.

Stravolgendo i regolamenti parlamentari si impedisce all’opposizione di esercitare i suoi diritti costituzionali e si riduce il Parlamento ad un semplice zerbino dell’Esecutivo.

Quello che sta avvenendo nel nostro Paese, ad opera dell'attuale governo, sembra ricalcare più le orme del partito nazionalsocialista tedesco degli anni 30 che quelle di una democrazia fondata sul diritto.

Ciò premesso, Le chiediamo – rispettosamente, ma con fermezza – di non rimanere in silenzio e di intervenire per evitare questo scempio della democrazia. Prima che sia troppo tardi.
(tratto da antoniodipietro.it)

giovedì, gennaio 29, 2009

Amorino confessa : a Grumello del Piano si bruciano 30 tonnellate al giorno di rifiuti di Venezia e Mestre

Fausto Amorino: Assessore all' Ecologia, Ambiente, Verde pubblicoRifiuti veneti bruciati a Bergamo
E Dalmine protesta ancora:
"Gli inceneritori non vanno potenziati"


A Bergamo città si bruciano rifiuti che arrivano da fuori provincia, dal Veneto (a proposito di autosufficienza delle province e delle regioni del Nord…). Una circostanza che emerge chiaramente da alcune osservazioni al Piano provinciale di Gestione rifiuti e sulla quale A2A, la società partecipata dai Comuni di Bergamo, Brescia e Milano, mantiene il più assoluto silenzio. E’ invece il Comune di Bergamo, con l’assessore Fausto Amorino, a dire chiaramente che trenta tonnellate al giorno non bergamasche arrivano da Venezia e da Mestre, sotto forma di Cdr (Combustibile derivato da rifiuti, ovvero solidi urbani trattati, asciugati e pressati). Il fatto che a Bergamo, nell’impianto di via Goltara, vengano smaltiti rifiuti non bergamaschi per 30 tonnellate al giorno, interessa non poco anche il Comune di Dalmine e lo stesso assessore Amorino, che sul Piano provinciale rifiuti (in adozione nel pomeriggio del 28 gennaio in Consiglio provinciale) stanno dando battaglia.
Due le osservazioni al Piano da parte del Comune di Dalmine: una sui dati presi in considerazione dalla Provincia per prevedere un ipotetico aumento di produzione rifiuti nei prossimi cinque anni; l’altra proprio sulla questione dei rifiuti all’impianto di via Goltara, quelli veneti in particolare.

Chiara la richiesta del sindaco di Dalmine Francesca Bruschi: “La Regione chiede che le singole province, nei loro Piani di Gestione Rifiuti, prevedano quote di “solidarietà” o “mutuo soccorso” verso realtà esterne, quindi non bergamasche. Ricordo che già oggi Dalmine riceve e brucia rifiuti di Sondrio e Varese. A questo punto chiediamo alla Provincia di considerare quelle 30 tonnellate venete smaltite a Bergamo come quota di “solidarietà” per evitare che tra Dalmine e Bergamo il Piano provinciale possa imporre ulteriori quantitativi di rifiuti dall’esterno. In sostanza, secondo noi, e secondo i comitati cittadini che hanno raccolto firme contro il potenziamento della Rea, va considerato che anche Bergamo fa la sua parte e che, se ospitiamo già oggi rifiuti da fuori, significa che la Bergamasca è del tutto autosufficiente e non c’è bisogno di potenziare l’impianto della Rea”.
Una posizione con la quale concorda anche l’assessore comunale di Bergamo Fausto Amorino: “I quantitativi dal Veneto vanno considerati come “mutuo soccorso”. Invece sembra che si voglia far di tutto per arrivare al potenziamento della Rea di Dalmine. Piuttosto realizziamo in bergamasca un impianto capace di trattare i rifiuti solidi urbani e di farli arrivare agli inceneritori come Cdr (combustibile derivato da rifiuti). E’ una procedura che non ha particolare impatto ambientale e permette di ridurre di circa il 50 per cento il peso dei rifiuti che escono dalle case”.

( tratto da bergamonews.it )



L'assessore Amorino finalmente confessa che a Grumello del Piano vengono bruciati rifiuti che arrivano da altre regioni, dopo che varie volte aveva negato il fatto ad alcuni cittadini del quartiere che vedendo entrare nell' impianto di via Goltara vari camion con la scritta Consorzio Cavallino, evidentemente provenienti dal litorale del Cavallino in provincia di Venezia, avevano chiesto spiegazioni.
Sembra difficile credere che Amorino, il quale prima di assumere l'incarico di assessore è stato un dipendente della BAS per molti anni, possa operare e decidere in modo imparziale negli esclusivi interessi della cittadinanza. Questa ammissione conferma che nei mesi precedenti non è stata detta la verità alla gente di Grumello del Piano (che li ci abita e ne respira l'aria), di fatto permettendo ad un azienda di cui si è ex-dipendenti di bruciare, guadagnare ed inquinare a discapito della salute dei cittadini che lo hanno eletto per essere tutelati.

In effetti l'aria è sempre più inquinata, ma stavolta puzza di conflitto di interessi.

lunedì, gennaio 19, 2009

Citazioni : Lindbergh - Ivano Fossati



LINDBERGH

Non sono che il contabile
dell'ombra di me stesso
se mi vedete qui a volare
è che so staccarmi da terra
e alzarmi in volo
come voi altri stare su un piede solo
difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto.

Non sono che l'anima di un pesce
con le ali
volato via dal mare
per annusare le stelle
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente.

Dal mio piccolo aereo
di stelle io ne vedo
seguo i loro segnali
e mostro le mie insegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne.

Ivano Fossati

venerdì, gennaio 16, 2009

Pix From Da Bronx ( #36 )


The way for "downstairs" [scattata il 24/09/08 alle 14:10 in punto, o qualche secondo dopo, non stiamo lì a puntualizzare, dai]

(Autore: Roberto "Roccia Rockfender Mr. Moog-oo" Rodeschini)

mercoledì, gennaio 14, 2009

Registrazioni 2009 : The Special Guest is...

Isaia, Roccia e Chiodo durante le registrazione de Il Caimano
Isaia registra con la sua nuova chitarra mentre il Chiodo regola gli effetti
Il Chiodo viene interpellato per un chiarimento riguardo lo scudo
Il Roccia strabilia tutti eseguendo il brano Gravità 9,81 degli Arti e Mestieri

Sabato 10 Gennaio 2009 si è tenuta una nuova sessione di registrazione, questa volta con una prestigiosa guest star. Da molto tempo il musicista in questione non si vedeva dalle nostre parti e la sua comparsa ha fatto molto piacere a tutto il resto del gruppo. Ovviamente stiamo parlando di Isaia, il virtuoso ed eclettico polistrumentista che nel settembre 2007 si prestò a suonare la batteria in occasione della prima esibizione pubblica del gruppo.
Oltre a lui erano presenti l'immancabile Chiodo e il Roccia, da poco guarito da un'influenza.
Durante il pomeriggio sono state fatte alcune prove di registrazione della tastiera nuova del Roccia, che ha sorpreso i presenti eseguendo un pezzo degli Arti e Mestieri, la nota Gravità 9,81, in modo molto fedele all' originale. Successivamente si è deciso di provare a registrare la canzone Il Caimano, brano inedito del gruppo, che è stata eseguita in versione strumentale con un pregevolissimo arpeggio suonato da Isaia con la sua nuova chitarra(che potete ammirare nelle immagini).
Come di consueto le registrazioni sono state intervallate da innumerevoli e divertenti discorsi ( per l'ennesima volta si è ripreso il tema dello Scudo ) e da qualche comparsata, come quella del Mirko che ha portato una ventata di casino nella stanza.



Per chi volesse sentire la versione di Il Caimano e di Gravità 9,81 registrate sabato 10 Gennaio 2009 può cliccare sui link sottostante:

  • Chiodo & Roccia & Isaia - Il Caimano (Versione strumentale - Isaia Mix)

  • Roccia - Gravità 9,81 (Arti e Mestieri cover) (raw mix)
  • domenica, gennaio 11, 2009

    Fabrizio De André..Il Poeta "Fragile"

    "Guarda che ho avuto invidia, per la prima volta, di un funerale" (Paolo Villaggio, La Storia Siamo Noi 4 gennaio 2007).


    Dieci anni fa si spegneva, uno dei più grandi cantautori, anche se lo definirei più un poeta al quale piaceva raccontare le proprie storie con la musica, una sorta di menestrello dei tempi nostri, ma non gli si addice, decisamente.

    Faber, nacque il 18 febbraio 1940, da famiglia altolocata genovese. Durante i primi cinque anni di vita, visse nelle campagne di Asti, a causa della guerra, casa che non voleva lasciar scappare per non dimenticarsi delle proprie origini alle quali era molto attaccato. Già in tenera età, Fabrizio dava a vedere quello che sarebbe stato il suo carattere, il suo modo di fare "anarchico", quasi ribellandosi alla disciplina impostagli dalle scuole che frequentava (la maggior parte ecclesiastiche). Frequentò il liceo classico, ma la sua vera passione, si sa, è sempre stata quella della musica. Non si separava mai dalla sua chitarra, scriveva, componeva poesie, non conseguendo il successo sperato. Ispirato sempre dal cantautore francese Bressons, passava le giornate ascoltandolo e dedicandosi alla lettura "anarchica". Nel 1965 la svolta (fino a prima, Fabrizio sosteneva una famiglia, moglie e il figlio Cristiano nato nel 1962, con una specie di hobby..) avvenuta con "La Canzone Di Marinella" reinterpretata da Mina. Questo gli fruttò un po' di denaro che gli permise di dare una vita migliore alla sua giovane famiglia. Nel 1966 l'LP d'esordio "Tutto Fabrizio De André", contenente alcune canzoni scritte da lui, tra cui appunto, La Canzone Di Marinella, La Guerra Di Piero, Il Testamento, La Ballata Del Michè e Carlo Martello. l'anno seguente uscì Volume I e nel 1968 si aprì una stagione prolifica: Tutti morimmo a stento e Volume III, La buona novella (1970) tratto dai Vangeli Apocrifi, Non al denaro non all'amore né al cielo (1971), Storia di un impiegato (1973) il primo concept album sul Maggio Francese, Canzoni (1974) e Volume VIII (1975). Nel 1975 la sua prima apparizione in pubblico. Lui non era solito ed era sempre impaurito nell'apparire, ma ebbe un discreto successo (anche con l'aiuto di uno dei suoi più grandi amici..Glent...Grant..).




    Nel 1977 si trasferì nella sua tenuta agricola in Sardegna, nei pressi di Tempio Pausania (come sognava fin da piccolo) con la nuova compagna Dori Ghezzi. Nel 1978 uscì l'aòbum Rimini in collaborazione con Massimo Bubola. Nel 1979, il 27 agosto, Fabrizio venne rapito con Dori Ghezzi dall'Anonima Sarda, e rimasero prigionieri per quattro mesi. Faber non ha mai dato segno d'odio verso i sequestratori, anzi, diceva che erano quasi materni, e al processo disse "Noi la libertà l'abbiamo riacquistata, loro forse, non la rivedranno mai più". Nel corso dello stesso anno, la svolta, con il tour con la PFM, gruppo di riguardo, già affermato in Italia e all'estero. A cospetto della PFM, si è sempre sentito musicalmente inferiore, per così dire. "Io spero proprio che questa non sia una sola tournée. Non è detto che io debba essere sempre il protagonista di un disco. Potrebbe benissimo darsi che domani la PFM voglia scegliere di usare un Fabrizio De André pwe i suoi testi. Io sono disponibilissimo, per cui potrei tranquillamente rimanermene nella mia tenuta agricola in Sardegna a scrivere anche per poi riascoltare da altre persone che interpretano, non dico la mia musica, ma i miei testi".
    (A riguardo vi rimando al libro "Fabrizio De André & PFM-Evaporati in una nuvola rock" a cura di Guido Harari e Franz Di Cioccio, giusto per chi volesse guardare due immagini così, un po' significative di questo piccolo tour..)

    Nel 1981 l'album omonimo, soprannominato "L'Indiano" (dalla copertina) album simbolo e segno descrittivo della Sardegna, associando i pellerossa ai sardi, "oppressi dai propri colonizzatori". Traccia più importante di questo album, è Hotel Supramonte, che racconta le vicende del sequestro. Nel 1984 l'uscita del suo capolavoro, Creuza De Ma, in dialetto genovese e in collaborazione di Mauro Pagani. L'album è stato decretato "album del decennio". Nel 1990 uno dei suoi ultimi lavori, "Le Nuvole" cantato diviso a metà, tra il dialetto e l'italiano, in cui spiccano "Don Raffaè" e "La Domenica Delle Salme". Nel 1996 l'ultimo album "Anime Salve" e nel 1998, durante quello che fu il suo ultimo tour, gli venne diagnosticato un tumore ai polmoni. L'11 gennaio Fabrizio De André morì, ma resterà sempre nella memoria delle persone a cui ha regalato tante emozioni.
    Roberto Rodeschini

    venerdì, gennaio 09, 2009

    Pix From Da Bronx ( #35 )




    The Twirling Snow {Via Morali @ Gromel del Pià{bG}*}: clicked on January 6th and 7th 2009 # rispettivamente alle 01:02 and 12:05

    [photographed_and#posted::by.GeeZeR]

    venerdì, gennaio 02, 2009

    Frammenti di Capodanno


  • I commenti prima di Capodanno

  • I Commenti durante Capodanno


  • I Commenti dopo Capodanno
  • domenica, dicembre 28, 2008

    L' Audizione di Simone

  • Il Chiodo e Simone si accordano sulle parti da provare


  • Il Chiodo registra un assolo di prova


    Sabato 28 Dicembre 2008 abbiamo invitato Simone, un noto rocker grumellese, a registrare alcuni brani insieme al Chiodo e al Mauro per vedere come se la cavava dietro il microfono.
    Durante il pomeriggio abbiamo provato alcuni brani dei Pink Floyd dove Simone ha dimostrato di avere un buon timbro vocale ma, complice un po' di emozione e per sua stessa ammissione una voce non al massimo della forma, ha altalenato momenti apprezzabili a qualche calo ed errore di troppo. Il tempo è trascorso piacevole e vi sono state anche delle divertenti e istruttive discussioni, come ad esempio quella riguardante il leggendario Scudo, nella quale il Chiodo ha tenuto una suggestiva lezione dimostrando ancora una volta per quale motivo lui è il massimo esperto vivente in materia.
    In definitiva si può dire che Simone è un amante genuino del Rock e che la sua voce, ancora malleabile a causa della giovane età, possiede già un bel timbro ma è ancora un po' acerba e necessita di esercizio continuo e strutturato, che in futuro gli consentira di eliminare le incertezze nei passaggi più difficili.
  • giovedì, dicembre 25, 2008

    martedì, dicembre 23, 2008

    GromelRocks Awards 2008 - Caimano d' Oro

    Essendo quasi arrivati al capolinea di questo duemilaotto ripropongo un'idea che era stata lanciata l'anno scorso : gli Awards di GromelRocks.
    Tutti gli utenti del sito sono invitati a votare in ognuna delle categorie presenti quest'anno, comprese le nuove entrate Miglior Foto, Miglior Video e Miglior Battuta, così da poter assegnare in ognuna l' ambito premio : il CAIMANO D'ORO.

    I voti vanno espressi tramite i commenti, le categorie in gara quest'anno sono:

    • Quale è stato il MIGLIOR ALBUM che hai ascoltato durante il 2008 ?

    • Quale è stata la MIGLIOR CANZONE che hai ascoltato durante il 2008 ?

    • Quale è stato il MIGLIOR LIBRO che hai letto durante il 2008 ?

    • Quale è stato il MIGLIOR FILM che hai visto in questo 2008 ?

    • Quale è stato il MIGLIOR CONCERTO a cui hai assistito nel 2008 ?

    • Quale è stato il MIGLIOR VIDEO che hai visto su GromelRocks nel 2008 ?

    • Quale è stata la MIGLIOR FOTO che hai visto su GromelRocks nel 2008 ?

    • Quale è stata la MIGLIOR BATTUTA che hai letto su GromelRocks nel 2008 ?

    [ I voti, tranne nel caso del concerto, possono riferirsi a opere che sono state prodotte prima del 2008 e non necessariamente in quell' anno. ]

    domenica, dicembre 21, 2008

    Pix From Da Bronx ( #34 )

  • Standing by the Night

  • Brava Rules The Valley #1

  • Brava Rules The Valley #2

    Nightclimbing :buildings like candles {Black Forest @ near Ponteranica {bG}*}: clicked on December 20th 2008 # between 01:48 and 01:50

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  • sabato, dicembre 20, 2008

    Citazioni : Lucio Dalla - Come è Profondo il Mare



    COME E' PROFONDO IL MARE

    Siamo noi, siamo in tanti,
    ci nascondiamo di notte
    per paura degli automobilisti,
    dei linotipisti
    siamo gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri,
    non abbiamo da mangiare, come è profondo il mare,
    come è profondo il mare.

    Babbo che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani
    caccia via queste mosche che non mi fanno dormire,
    che mi fanno arrabbiare,
    come è profondo il mare, come è profondo il mare.
    E` inutile non c'è più lavoro, non c'è più decoro
    Dio o chi per lui sta cercando di dividerci,
    di farci del male,
    di farci annegare, come è profondo il mare
    come è profondo il mare.

    Con la forza di un ricatto l'uomo divento qualcuno,
    resuscito anche i morti, spalanco prigioni,
    bloccò sei treni con relativi vagoni,
    innalzo per un attimo il povero a un ruolo difficile
    da mantenere, poi lo lascio cadere
    a piangere e a urlare solo in mezzo al mare,
    come è profondo il mare.

    Poi da solo l'urlo divento un tamburo e il povero,
    come un lampo, nel cielo sicuro,
    comincio una guerra per conquistare
    quello scherzo di terra
    che il suo grande cuore doveva coltivare,
    come è profondo il mare
    come è profondo il mare.

    Ma la terra gli fu portata via compresa quella rimasta addosso
    fu scaraventato in un palazzo o in un fosso, non ricordo bene,
    poi una storia di catene, bastonate
    e chirurgia sperimentale.
    Come è profondo il mare,
    come è profondo il mare.

    Intanto un mistico, forse un aviatore, scoprì la commozione
    che rimise d'accordo tutti, i belli con i brutti,
    con qualche danno per i brutti che si videro consegnare
    un pezzo di specchio così da potersi guardare,
    come è profondo il mare,
    come è profondo il mare.

    Frattanto i pesci, dai quali discendiamo tutti,
    assistettero curiosi, al dramma collettivo
    di questo mondo che a loro indubbiamente
    doveva sembrare cattivo
    e cominciarono a pensare, nel loro grande mare,
    come è profondo il mare.
    Nel loro grande mare,
    come è profondo il mare.

    E` chiaro che il pensiero dà fastidio
    anche se chi pensa è muto come un pesce
    anzi è un pesce e come pesce
    è difficile da bloccare
    perchè lo protegge il mare,
    come è profondo il mare.

    Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche
    il pensiero è come l'oceano,
    non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
    Così stanno bruciando il mare,
    così stanno uccidendo il mare
    così stanno umiliando il mare,
    così stanno piegando il mare.

    Lucio Dalla

    Pix From Da Bronx ( #33 )

    #33 'I ann' 'e Crist' /Rosciano Cathedral\ [flassed il venti del dodici duemilaotto all'ora ormai tarda]


    (scattata e postata da Roccia [Roberto Rodeschini])

    martedì, dicembre 16, 2008

    Pix From Da Bronx ( #32 )

    Life in The Fast LAN: Dlink Dlonk {Ponte Autobahn @ Stezà {bG}*}: clicked on Decembre 15th 2008 # 00:48

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    sabato, dicembre 13, 2008

    Appello | di Massimo Fini e Marco Travaglio

    Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.

    Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla).

    Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.

    Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).

    Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avvallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.

    Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.

    Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.

    Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.

    Massimo Fini
    Marco Travaglio


    Per aderire: controilregime@gmail.com
    (ricordatevi di dare il consenso a pubblicare il vostro nome nell'elenco delle adesioni)

    (Tratto da voglioscendere.it, Vignetta di Natangelo)