Riporto una mia intervista rilasciata al Corriere della Sera sul tema dell'immigrazione e della sicurezza. In calce troverete i miei articoli sull'argomento, alcuni anche molto duri. Su questo tema è stata strumentalmente giocata la campagna elettorale nelle elezioni sia politiche che amministrative. Ora non rimane che rispettare le promesse elettorali.
Antonio Di Pietro: Sui rumeni occorre intervenire. E se Berlusconi lo farà, non ci vergogneremo di appoggiarlo.
Cds: Perché?
Antonio Di Pietro: E’ ovvio che per il centrosinistra dire che si è offuscata la vista agli italiani è semplice. Fin troppo. Ma non è con le paure che si rincorre il voto. Io spero che dopo l’ubriacatura di centrodestra l’elettore apra gli occhi. Però…
Cds: Però?
Antonio Di Pietro: Però è vero che tra buonismo e finto solidarismo abbiamo creato una situazione ingovernabile. E ora tutti si scoprono giustizialisti.
Cds: Berlusconi annuncia misure.
Antonio Di Pietro: E noi le appoggeremo. Sempre dopo averle lette.
Cds: Voterete con il Pdl?
Antonio Di Pietro: Non ci vergogneremo di dare forza a un atto che consideriamo di resipiscenza: a partire dall’ingresso indiscriminato i guai li hanno creati loro. Sarà il primo atto di una opposizione costruttiva.
Cds: Cosa auspica?
Antonio Di Pietro: Filtri agli ingressi dalla Romania. Rimandare indietro tutti i rumeni senza fissa dimora o lavoro. Più fondi e personale a polizia e tribunali per accelerare l’iter processuale anche con l’esecuzione della pena dopo il primo grado di giudizio. E soprattutto che non ci siano trucchi.
Cds: Teme qualche emendamento-truffa?
Antonio Di Pietro: Eh si. L’altra volta hanno fatto un provvedimento per allungare la prescrizione ai recidivi e l’hanno accorciata a Berlusconi cosi i processi a lui non si fanno mai. Ma ora, sistemati i suoi problemi, forse può risolverli agli italiani.
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