domenica, gennaio 28, 2007

Album Of The Week ( #8 ) Aqualung - Jethro Tull

Ecco qua uno dei più celebri album della musica rock anni ’70 e di sempre. La band inglese in attivo aveva lo stravagante cantante e flautista Ian Anderson, il bassista Jeffrey Hammond, il tastierista John Evan, il batterista Clive Bunker ed il chitarrista Martin Barre.
L’album inizia con la title-track Aqualung (autorespiratore), storia di un “accattone” solitario. Il nome Aqualung è preso dal rumore del respiro che faceva quest’ultimo nella fantasia di Ian Anderson. La canzone parte con un riff potente e segue con gli accordi molto tranquillanti di Barre, per poi finire di nuovo in potenza. La seconda traccia si intitola Cross Eyed Mary ed inizia con il flauto di Anderson, che ci accompagnerà per quasi tutta la canzone. I ritmi di Barre la rendono molto orecchiabile. Il brano successivo è Cheap Day Return, i cui arpeggi di Barre ci immettono in una breve canzone che va dal folk al quasi country. Seguono Mother Goose, dalle armonie folk della chitarra acustica e dal flauto dell’eccentrico cantante. La quinta traccia dell’album è Wondr’ing Around, una ballata nostalgica dominata dall’acustica di Barre e completata da violino e pianoforte. La successiva Up To Me ci riporta nella ritmica sostenuta dell’album, con l’introduzione dell’immancabile flauto di Anderson. La chitarra acustica non manca come al solito, rendendola una canzone piacevole da ascoltare. La traccia dopo è My God, dove per l’ennesima volta Barre ci delizia con i suoi magici arpeggi e il pianoforte di John Evan ci accompagna in questa fantastica canzone. La traccia prosegue con un riff potente e l’assiduo flauto molto folkloristico e quasi improvvisato di Anderson. Non manca l’assolo di Barre. La successiva Hymn 43 inizia improvvisamente senza lasciar spazio all’immaginazione dell’ascoltatore. Il pianoforte ed il riff autorevole la rendono una canzone difficile da dimeticare. La traccia nove, Slipstream, è una ballata lenta accompagnata dal violino e dalla voce “ dolce” di Anderson. La seguente è Locomotive Breathe ricorda appunto un treno che sferraglia grazie al piano singhiozzante di Evan e dalla chitarra quasi muta di Barre. E ovviamente non manca il flauto, quasi il “marchio di fabbrica” del gruppo inglese. L’album segue con Wind Up una gradevole canzone dai ritmi lenti e sognanti del piano e della chitarra acustica. La canzone prosegue poi improvvisamente con un tempo più movimentato, continuando e finendo con lo stesso ritmo calmo dell’inizio. La traccia che segue è l’energica Lick Your Fingers Clean poderosa nel suo riff, che sembra far “impazzire” i membri del gruppo. Successivamente c’è Wind Up (quad version) che, a differenza della prima è più decisa, contenente anche un buon assolo di Barre. L’album finirebbe qui ma nella versione completa segue con il “brano” Excerpts From The Ian Anderson Interview, un’intervista al bizzarro cantante. La traccia seguente è presa dal primo album della band inglese, This Was, e si intitola Song For Jeffrey, dal riff trascinante e dal sempre presente flauto di Anderson. Gli ultimi due brani dell’album sono presi dal secondo disco, Stand Up e sono Fat Man, dalle battute molto pittoresche e mosse, ed infine, ma non per importanza, c’è Bourèe, una ballata predominata dal flauto del solito Anderson, accompagnato debolmente dalla chitarra acustica di Barre e dal fantastico basso di Hammond. Ottime performance anche del batterista Clive Bunker in tutte le tracce dell’album e dal basso, seppur leggero, di Jeffrey Hammond.
Viviamente consigliato agli estimatori di questo genere di musica (e non solo).

Sito Ufficiale : www.j-tull.com                                                    Voto: 90

5 commenti:

Anonimo ha detto...

volevo dire a Geezer se voleva modificare pure ciiò che vuole, ora non ho molto tempo.
TheRock.

Geezer ha detto...

Per prima cosa voglio ringraziare TheRock per il suo contributo e lo volevo informare che ho modificato un po' il suo articolo nella forma per renderlo più conforme agli standard delle altre recensioni, lasciandone comunque intatti i contenuti.
Aqualung è un' ottima scelta e sono sicuro che appena il Collo verrà sul blog commenterà quest'album per il quale è rimasto sotto proprio in questi giorni.

TheRock ha detto...

volevo ringraziare Geezer. dovevo cambiare la foto e l'etichetta.
P.S.: sai come sta Scintu? pur standomi sulle palle non vuol dire che non possa informarmi sulle sue condizioni...no?
e poi non avevo molto tempo perchè c'era mio fratello che dovevea usare il computer anche lui.

Geezer ha detto...

Scintu mi ha detto ieri che deve usare almeno per una settimana le stampelle visto che ha la caviglia ingessata, poi gli leveranno la fasciatura ed in base a come è messo l'osso gli diranno cosa fare.
Comunque ha detto che in una ventina di giorni dovrebbe tornare a posto.

Anonimo ha detto...

te questo e proprio un disco qualita ve lo consiglio fate in futuro per� anche recensioni sui cd dei king crimson o i doors ciao by collo