
Titolo :
Il Giovane HoldenTitolo Originale :
The Catcher In The RyeAutore :
Jerome David SalingerGenere :
RomanzoPrima Edizione :
Stati Uniti, 1951Edizione Italiana :
Einaudi, Torino 1997Holden Caulfield, emblema di un’adolescenza americana contraddittoria, fragile e ribelle, narra in prima persona di alcuni suoi giorni di libertà e vuoto, iniziati con l’espulsione dalla scuola prestigiosa alla quale è stato iscritto dalla sua famiglia benestante.
Holden detesta l’ambiente scolastico, è un pessimo studente, fuma in modo accanito e non riesce a trovare nei suoi genitori o nei suoi insegnanti un modello di riferimento. Anche i rapporti con i compagni sono burrascosi: prima di andarsene da scuola avrà persino una rissa per gelosia. Il passato del giovane è segnato da un tragico evento: il fratellino
Allie muore di leucemia. Il senso di abbandono che questo lutto ha generato in lui lo sta facendo diventare molto bravo nella scrittura e, allo stesso tempo, assolutamente cinico e ribelle nei confronti del mondo adulto. L’incontro con l’insegnante che lo dovrebbe aiutare a riflettere sulla sua bocciatura è totalmente infruttuoso. Giunto un giorno a
New York, cerca di bere alcolici, uscire con le ragazze, avere la sua iniziazione sessuale con una prostituta. Il tentativo di stringere un rapporto più profondo con una sua amica,
Sally, si risolve in un fallimento, così come l’incontro con un amico. Alla fine rientra da clandestino a casa, dove sveglia la sorellina
Phoebe e le racconta dell’espulsione; quindi si allontana per non incontrare i genitori e va da un vecchio suo insegnante, il professor
Antolini, che si era mostrato più volte attento e comprensivo con lui. Ma durante la notte il giovane
Holden viene insidiato dal professore, che tenta di sedurlo, e così sceglie di nuovo la strada, mentre il progetto di fuggire e formarsi una nuova famiglia diventa ancora più urgente. Dopo aver incontrato
Phoebe, l’unica persona a cui si senta realmente legato, comprende però che la sua fuga probabilmente non avverrà mai.
L’opera ha destato scandalo nel
1951. L’autore, più volte giudicato per la sua vita appartata e lontana dal mondo influenzato dai media, si è procurato un gran numero di seguaci e imitatori, sia sul campo dei contenuti che stilistico.
Il protagonista è presentato come il classico adolescente trasgressore, il cattivo studente, che rifiuta l’ipocrisia e l’esibizionismo della società, ma che allo stesso tempo non vuole essere ignorato.
Holden dimostra una forte maturità, nonostante il rapporto difficile con i coetanei e la propensione facile a ubriacarsi.
“Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire per una causa, ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa”Perché farsi illusioni sugli adulti? Non è la società che spesso lascia soli i ragazzi? Costringendoli a cercare in se stessi quel punto di riferimento che dovrebbe invece essere dato dalle persone a loro più vicine? Dove è il loro ascolto?
Un giorno interrogato dalla sorellina più piccola, confessa che da grande vorrebbe sentirsi come un eroe mentre salva tutti quei bambini che, giocando, corrono il rischio di cadere in un burrone: ecco che qui viene svelato il senso di protezione e d’amore che al giovane manca.
In effetti
Holden altro non è che un ragazzo sensibile, segnato in modo indelebile dalla morte del caro fratello e privato della comprensione da lui ricercata.