Randy Rhoads è nato a
Santa Monica in
California nel
1956 e quando aveva solo 17 mesi suo padre se ne andò di casa lasciondo la moglie
Delores con tre figli da crescere.
Randy incominciò a suonare la chitarra, l'acustica di suo padre, all' età di sei anni coadiuvato dalla madre insegnante di musica. Da subito il suo stile fu marcatamente
Hard Rock / Metal ed a 14 anni era già nella band
Violet Fox. Tre anni più tardi col suo migliore amico
Kelly Garni, a cui aveva insegnato a suonare il basso, fondò i
Quiet Riot a cui in seguito si aggiunse il cantante
Kevin DuBrow e il drummer
Drew Forsyth. Dopo vari concerti nei locali di
Los Angeles essi acquisirono un buon seguito, ma non riuscirono a firmare un contratto negli
Stati Uniti. Gli venne data una possibilità da una casa discografica nipponica che pubblicò nella terra del Sol Levante il loro album di debutto. Nel
1978 Garni lasciò il gruppo e al suo posto subentrò
Rudy Sarzo, in seguito uscì
Quiet Riot II sul quale
Sarzo però non suonò nulla. La svolta per
Randy arrivò nel
1979 quando fece un'audizione per entrare nel gruppo di
Ozzy Osbourne. La leggenda dice che all' audizione
Randy inizio a "scaldarsi" prima di suonare sul serio, ma
Ozzy non appena senti qualche scala e riff diede immediatamente il posto a
Rhoads. Oltre ai due nella band c'erano
Bob Daisley ( ex-
Rainbow ),
Lee Kerslake ( ex-
Uriah Heep ) e il famoso tastierista
Don Airey. Con questa formazione registrarono
Blizzard Of Ozz, vera e propria pietra miliare dell'
Hard'n'Heavy dove spiccava l'iconografia "orrorifica" adottata da
Ozzy nei temi dell' album e il gusto neoclassico di
Randy alla chitarra. L'album seguente,
Diary Of A Madman, vedeva un cambio nella sezione ritmica del gruppo con l' innesto di
Rudy Sarzo al basso e di
Tommy Aldridge dietro le pelli. Fu un' altro successo a cui seguì un fortunato tour che visitò tutte le maggiori città americane. Il tour fu tragicamente interrotto a causa della morte di
Randy Rhoads in un incidente aereo il
19 marzo 1982. A soli
25 anni scompariva uno dei più influenti chitarristi della storia che in così poco tempo riuscì a lasciare un segno così grande nella musica rock. A cinque anni dalla sua morte
Ozzy rilasciò un album dal vivo in memoria di
Rhoads,
Tribute, che raccoglieva le migliori prestazioni della band in concerto nel biennio
1981-82.
13 commenti:
Complimenti Geezer per la rubrica, è un contenitore che pian piano si riempie. Alfio
Sarebbe interessante avere la traduzione in inglese o no? Alfio
la traduzione in inglese di cosa?
Dei testi naturalmente...sai per le future utenze estere.
ma nel senso la traduzione di tutti i messaggi presenti sul blog, cioè una versione in inglese del blog?
Yes.
E come pensi di fare, sarebbe troppo dispendioso stare a tradurre tutto ciò che è stato scritto, mi sa che hai in mente qualcosa...
si potrebbe semplicemente usare power translate, anke se a volte nn è molto utile.
cmq x la rubrica: è veramente eccellente, la apprezzo appieno..poi parlando di Randy Rhoads, si parla di qualità...grande...
Aspetto con impazienza da therock la scheda su Ritchie Blackmore in tempo per il 14 aprile...
Come foto mettiamo quella di quando fa la faccia di sfida(Birmingham '93)...IDOLO!!
scet del fortunato
Curiosità: ma domenica scorsa avete suonato?
Ok. se riesco, e credo ke mi impegnerò x il mio esempio di vita, ok...però dovrò passarti il file, x' blogger è una merda, o sono io ke sono impedito.
cmq domenica abbiamo suonato, e forse anke martedì sera con l'isaia, bisognerebbe convincere quel "Pirlòt" del kiodo...io gliel'ho detto ma mi ha detto ke nn può...mah..provate voi...ciao.
Se non viene, kiodo Sfigat! ahah no scherzo dai! sarebbe gran numero con l'Isaia...
Posta un commento