Questo è il blog dei ragazzi del gruppo Rock di Grömel(Grumello del Piano) un quartiere della città di Bergamo.Chiunque tra i nostri amici e non voglia lasciare un commento o contribuire allo sviluppo del blog è benvenuto.
Il Chiodo e Simone si accordano sulle parti da provare
Il Chiodo registra un assolo di prova
Sabato 28Dicembre2008 abbiamo invitato Simone, un noto rocker grumellese, a registrare alcuni brani insieme al Chiodo e al Mauro per vedere come se la cavava dietro il microfono. Durante il pomeriggio abbiamo provato alcuni brani dei Pink Floyd dove Simone ha dimostrato di avere un buon timbro vocale ma, complice un po' di emozione e per sua stessa ammissione una voce non al massimo della forma, ha altalenato momenti apprezzabili a qualche calo ed errore di troppo. Il tempo è trascorso piacevole e vi sono state anche delle divertenti e istruttive discussioni, come ad esempio quella riguardante il leggendario Scudo, nella quale il Chiodo ha tenuto una suggestiva lezione dimostrando ancora una volta per quale motivo lui è il massimo esperto vivente in materia. In definitiva si può dire che Simone è un amante genuino del Rock e che la sua voce, ancora malleabile a causa della giovane età, possiede già un bel timbro ma è ancora un po' acerba e necessita di esercizio continuo e strutturato, che in futuro gli consentira di eliminare le incertezze nei passaggi più difficili.
Essendo quasi arrivati al capolinea di questo duemilaotto ripropongo un'idea che era stata lanciata l'anno scorso : gli Awards di GromelRocks. Tutti gli utenti del sito sono invitati a votare in ognuna delle categorie presenti quest'anno, comprese le nuove entrate Miglior Foto, Miglior Video e Miglior Battuta, così da poter assegnare in ognuna l' ambito premio : il CAIMANO D'ORO.
I voti vanno espressi tramite i commenti, le categorie in gara quest'anno sono:
Quale è stato il MIGLIOR ALBUM che hai ascoltato durante il 2008 ?
Quale è stata la MIGLIOR CANZONE che hai ascoltato durante il 2008 ?
Quale è stato il MIGLIOR LIBRO che hai letto durante il 2008 ?
Quale è stato il MIGLIOR FILM che hai visto in questo 2008 ?
Quale è stato il MIGLIOR CONCERTO a cui hai assistito nel 2008 ?
Quale è stato il MIGLIOR VIDEO che hai visto su GromelRocks nel 2008 ?
Quale è stata la MIGLIOR FOTO che hai visto su GromelRocks nel 2008 ?
Quale è stata la MIGLIOR BATTUTA che hai letto su GromelRocks nel 2008 ?
[ I voti, tranne nel caso del concerto, possono riferirsi a opere che sono state prodotte prima del 2008 e non necessariamente in quell' anno. ]
Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti siamo gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, non abbiamo da mangiare, come è profondo il mare, come è profondo il mare.
Babbo che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani caccia via queste mosche che non mi fanno dormire, che mi fanno arrabbiare, come è profondo il mare, come è profondo il mare. E` inutile non c'è più lavoro, non c'è più decoro Dio o chi per lui sta cercando di dividerci, di farci del male, di farci annegare, come è profondo il mare come è profondo il mare.
Con la forza di un ricatto l'uomo divento qualcuno, resuscito anche i morti, spalanco prigioni, bloccò sei treni con relativi vagoni, innalzo per un attimo il povero a un ruolo difficile da mantenere, poi lo lascio cadere a piangere e a urlare solo in mezzo al mare, come è profondo il mare.
Poi da solo l'urlo divento un tamburo e il povero, come un lampo, nel cielo sicuro, comincio una guerra per conquistare quello scherzo di terra che il suo grande cuore doveva coltivare, come è profondo il mare come è profondo il mare.
Ma la terra gli fu portata via compresa quella rimasta addosso fu scaraventato in un palazzo o in un fosso, non ricordo bene, poi una storia di catene, bastonate e chirurgia sperimentale. Come è profondo il mare, come è profondo il mare.
Intanto un mistico, forse un aviatore, scoprì la commozione che rimise d'accordo tutti, i belli con i brutti, con qualche danno per i brutti che si videro consegnare un pezzo di specchio così da potersi guardare, come è profondo il mare, come è profondo il mare.
Frattanto i pesci, dai quali discendiamo tutti, assistettero curiosi, al dramma collettivo di questo mondo che a loro indubbiamente doveva sembrare cattivo e cominciarono a pensare, nel loro grande mare, come è profondo il mare. Nel loro grande mare, come è profondo il mare.
E` chiaro che il pensiero dà fastidio anche se chi pensa è muto come un pesce anzi è un pesce e come pesce è difficile da bloccare perchè lo protegge il mare, come è profondo il mare.
Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. Così stanno bruciando il mare, così stanno uccidendo il mare così stanno umiliando il mare, così stanno piegando il mare.
Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.
Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa è qualche ritocco sporadico per aggiornarla).
Com’è possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità e illegalità sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che è il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che è uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che è uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.
Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi è ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed è, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).
Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avvallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.
Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà, la complicità (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.
Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’è solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.
Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.
Massimo Fini Marco Travaglio
Per aderire: controilregime@gmail.com (ricordatevi di dare il consenso a pubblicare il vostro nome nell'elenco delle adesioni)
IL PRIMO DIO C'è forza nella pioggia che bagna il bordo del lavandino e le mie braccia tese, oggi. Non nelle colline, nè nel cielo che tiene bassi gli uccelli e ha i colori sbiaditi di una polaroid. Emanuel Carnevali, morto di fame nelle cucine d'America sfinito dalla stanchezza nelle sale da pranzo d'America scrivevi E c'è forza nelle tue parole Sopra le portate lasciate a metà, i tovaglioli usati Sopra le cicche macchiate di rossetto Sopra i posacenere colmi Sapevi di trovare l'uragano Dire qualcosa mentre si e' rapiti dall'uragano Ecco l'unico fatto che possa compensarmi di non essere io l'uragano Emanuel Primo dio Rimbaud Preghiera a cose più belle di me Rimbaud Avvento della giovinezza Immagine perfetta Senzazione perfetta E' nella pioggia, oggi, il vostro grido
INVERNO '85 Per tutto l'inverno dell'85 ho passato i miei pomeriggi di fronte allo stereo in camera di mio fratello ad ascoltare Wicked Gravity di Jim Carroll Mi muovevo al ritmo della musica immaginando il modo in cui lui poteva muoversi Mi muovevo al ritmo delle chitarre elettriche Tutto quello che avrei voluto era essere lui nell'attimo in cui canta 'Mi sento come il soffitto di una chiesa bombardata' Credo che in quel periodo la mia vita fosse tutta lì
LA NOTTE DELL'11 OTTOBRE Improvvisamente stanotte la stanza s'è riempita dei miei amici d'infanzia Ognuno di loro teneva con una mano quello che restava dell'altro braccio amputato fino al gomito Immobili tenevano lo sguardo rivolto verso il soffitto la bocca spalancata Qualcosa in quella scena sembrava accusarmi Sono io la causa di tutto questo? Ho avuto paura e ho cercato numeri di telefono ma le cifre sbiadivano sotto i miei occhi e ogni numero era occupato e ogni numero era sbagliato Nudo ho premuto il mio corpo contro il vetro della finestra affacciata su troppa notte credendo che tutto questo non avrebbe mai avuto fine Bologna la notte dell'11 ottobre
DA QUI Vivo in un posto dove tutto quello che accade sembra accadere per caso Una strada attraversa il paese Il paese è quella strada Nessuno ha scelto di vivere qui Ma c'è qualcosa che ci trattiene Perchè anche se non c'è amore a volte a volte c'è qualcos'altro
Ieri sera, nel salone dell' Oratorio di Grumello del Piano, grazie all' apparecchiatura acquistata dal Chiodo abbiamo potuto registrare le nostre prime tracce in modo semi-professionale. Ci siamo concentrati sulle canzoni che avevamo suonato maggiormente nelle prove che da più di due mesi si tengono al martedì sera, ovvero Echoes dei Pink Floyd e la nostra composizione Il Caimano. Il risultato è stato sorprendente considerando che questa è la prima volta che addentriamo nel mondo dell' Home Recording, infatti la qualità del suono è risultata molto buona e la possibilità di registrare gli strumenti su più tracce ci consente di correggere le parti di canzone che sono da rifinire. Ci vorrà un po' di tempo per imparare ad utilizzare le potenzialità dell' editing digitale sui file audio ma una volta fatto questo dovremmo essere in grado di produrre delle canzoni vere e proprie con buona qualità sonora. L'unica nota negativa della serata è che la tastiera si è rotta e dopo numerosi tentativi di aggiustarla ( come si vede nella foto ) il Chiodo ha perso la pazienza e l'ha quasi demolita.
Per chi volesse sentire la versione di Echoes registrata ieri può cliccare sul link sottostante:
Riccardo Villari presidente della Commissione di vigilanza Rai? Fantastico. Almeno per ora è così. Ma non credo che la situazione cambierà nei prossimi giorni. D’altra parte Villari è un tipo molto ligio alle istituzioni (è per senso delle istituzioni che ha accettato la propria elezione…). E quindi prima di decidere che cosa fare si consulterà, così ha annunciato, con i presidenti delle Camere. Che sono, pensa un po’, Gianfranco Fini e Renato Schifani. I quali difficilmente gli diranno: “Ma no, Riccardo, che cosa ti viene in mente di accettare? Metti da parte le tue legittime ambizioni, è giusto che sia l’opposizione a decidere il presidente, il parlamento ha bisogno di trasparenza, mica di banderuole. E poi pensaci: ma che immagine si farebbero di te i tuoi cari?”. No, non glielo diranno. Villari resterà, chi ha tramato contro Veltroni e Di Pietro ha fatto bene i suoi calcoli, a partire dallo stesso Villari. Ed ecco la domanda: ma è solo colpa sua? Eh no amici. Perché leggo che Villari è alla sua quarta legislatura. L’Italia non sapeva neanche chi fosse, e questo vuol dire che in tanti anni l’uomo non si è propriamente ammazzato di lavoro politico e parlamentare. Senz’altro non si è segnalato, se non per la sapiente amicizia con Mastella e De Mita. E allora: ma non era stato deciso che chi aveva tre legislature non poteva essere candidato salva apposita e speciale deroga? E Veltroni non aveva detto che voleva candidati capaci di lavorare sodo e di pieno affidamento? Sia chiaro, e per sgombrare il campo da equivoci: io ormai sto benissimo come e dove sto. Ma qualcuno sa spiegare perchè a Villari è stata data la deroga e ad altri no? Se la fregatura Di Gregorio fu a suo tempo colpa di Di Pietro, se vale il principio di responsabilità che ho invocato nel post precedente sulla Diaz, qui non si scappa. La colpa di questa ennesima fregatura ai danni degli elettori di centrosinistra è di chi ha fatto quelle liste barzelletta e ha dato e negato deroghe in modo irresponsabile, rivendicando poi con ridicolo orgoglio il “rinnovamento” svolto. Ossia, per non essere omertosi, la fregatura Villari ha dietro i nomi di Bettini e Franceschini. O no?
La Rete è l’ultimo media libero rimasto in Italia. La politica lo sa e non rinuncia a sferrare il suo attacco dopo aver occupato giornali e televisioni. Mi ero dissociato a suo tempo dal disegno di legge Levi-Prodi che prevedeva per i blogger di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) e l’estensione dei reati a mezzo stampa. I contenuti del disegno di legge Levi relativi alla Rete erano degni di una dittatura. Per fortuna il disegno di legge nel 2007 non passò e tutto sembrava rimanesse come prima. Senonché il 6 novembre scorso nel silenzio più assoluto questa proposta con un nuovo testo (C-1269) è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera.
I contenuti e gli attacchi alla libertà di informazione non sono cambiati, eccetto qualche distinguo inutile, operato dallo stesso Levi, presente in questa seconda versione. Su questo disegno di legge non ci sarà nessun margine di discussione né con il centrodestra né con il centrosinistra. Qualora dovesse passare potrebbe dare come unico risultato la disobbedienza civile.
1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Qualsiasi blog rientra in questa definizione.
Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.”
E’ chiaro che la legge è stata fatta e modificata da chi non conosce la Rete oppure da chi la conosce troppo bene e proprio per questo la teme poiché la stragrande maggioranza dei blog contiene banner pubblicitari, ad esempio di Google Ads. Questi blogger sarebbero dunque per l’Agenzia delle Entrate assimilabili ad “attività di impresa”, dovrebbero iscriversi quindi al ROC rischiando di intercorrere in reati di stampa o , se non lo facessero in quelli di stampa clandestina.
L’Italia dei Valori offrirà tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito per la sua violazione. Le regole vanno rispettate, ma non quelle che mettano a rischio la democrazia e siano palesemente anticostituzionali, e questo perché non sono regole ma abusi e soprusi Questo disegno di legge è pura censura. L’Italia dei Valori si attiverà da subito con una serie di iniziative contro questo disegno di legge liberticida facendo appello anche alle istituzioni internazionali e i media esteri.
Lo psiconano ha lanciato l’allarme per le aziende a rischio OPA. L’Offerta Pubblica di Acquisto, o OPA, è un’offerta finalizzata all'acquisto di prodotti finanziari. Se l’azione di una società vale poco o nulla, lanciare un’OPA è conveniente, si offre una cifra superiore alla quotazione e si rastrellano le azioni sul mercato fino a raggiungere la maggioranza. L’azionista che preferisce l’uovo oggi alla (possibile) gallina domani può vendere le sue azioni (di solito lo fa) a chi ha lanciato l’OPA e incassare molto di più di quanto valgono. Per fare un esempio a caso, la Mediaset dello psiconano è a rischio OPA. Ieri il suo valore in Borsa era di 3,990 euro per azione. Il 41,11% in meno da inizio 2008. Da inizio 2007 Mediaset è scesa da 9,501 euro a 3,990. Se un anno fa per comprarla bisognava pagare 100, oggi costa circa 40. Un affarone. Un’OPA su Mediaset porterebbe numerosi vantaggi. La Presidenza del Consiglio e in futuro quella della Repubblica. Togliersi dalle balle Emilio Fede e Paolo Liguori e Clemente Mimun. Guadagnare un patrimonio grazie alla pubblicità incassata da Publitalia. Veline senza limiti. E non solo. Ci sarebbe vera informazione. Travaglio direttore del telegiornale. Saviano inviato speciale (e non emigrato all’estero). Dario Fo responsabile della cultura. Quanto costa liberarci dalla camicia di forza di Testa d’Asfalto? Poco, bisogna solo trovare chi ci mette i soldi. Ci sono tutti i presupposti per lanciare un’OPA. Ho bisogno di un partner industriale. La BBC per esempio. Io sono a disposizione per la comunicazione dell’asta pubblica. A una condizione: condividere e rendere pubblici palinsesto e conduttori prima dell’OPA. Aspetto una telefonata, un fax, una mail. Astenersi perditempo.
Alba la presero in duemila il 10 ottobre la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944 anche la disperazione impone dei doveri e l'infelicità può essere preziosa non si teme il proprio tempo è un problema di spazio non si teme il proprio tempo è un problema di spazio geniali dilettanti in selvaggia parata ragioni personali una questione privata la facoltà di non sentire la possibilità di non guardare il buon senso la logica i fatti le opinioni le raccomandazioni occorre essere attenti per essere padroni di se stessi occorre essere attenti luogo della memoria pomeriggio di festa giovane umanità antica fiera indigesta cielo padano plumbeo denso incantato incredulo un canto partigiano al Comandante Diavolo non temere il proprio tempo è un problema di spazio non temere il proprio tempo è un problema di spazio geniali dilettanti in selvaggia parata ragioni personali una questione privata la facoltà di non sentire la possibilità di non guardare il buon senso la logica i fatti le opinioni le raccomandazioni occorre essere attenti per essere padroni di se stessi occorre essere attenti la mia piccola patria dietro la Linea gotica sa scegliersi la parte la mia piccola patria occorre essere attenti per essere padroni di se stessi occorre essere attenti occorre essere attenti occorre essere attenti e scegliersi la parte dietro la Linea gotica Comandante Diavolo Monaco Obbediente Giovane Staffetta Ribelle Combattente la mia Piccola Patria dietro la linea gotica sa scegliersi la parte
A due anni esatti dall'assassinio di Anna Politkovskaja, la giornalista russa conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sua opposizione a Putin, l'associazione dei Giuristi democratici e la sezione bergamasca di Libera, l'associazione contro le mafie propongono in suo ricordo un incontro su Giustizia e Informazione con Marco Travaglio e Nando dalla Chiesa. L'appuntamento è per le 20.30 di martedì 7 ottobre al cineteatro di Colognola in via San Sisto. Marco Travaglio (a destra) ufficialmente presenterà il suo ultimo libro-inchiesta "Bavaglio", scritto insieme a Peter Gomez e Marco Lillo per l'editrice "Chiarelettere", in realtà come suo uso farà partecipe anche il pubblico bergamasco delle provocazioni che continua a lanciare dai giornali che ospitano i suoi commenti al vetriolo ("l'Unità", "l'Espresso", "A") e dai numerosi volumi di cronaca politico-giudiziaria dedicati a questa italietta del malcostume. Diventato "famoso" grazie agli interventi nel programma di Michele Santoro "Annozero", i suoi ultimi incontri in città non solo hanno riempito le sale (Al Qoelet l'anno scorso si è dovuto utilizzare anche lo spazio del palcoscenico per far sedere il pubblico), ma hanno anche suscitato dibattiti. Risate amare sono scaturite dagli attacchi lanciati ai politici di destra e di sinistra che hanno guidato il Belpaese in questi ultimi anni, ma anche dalle ironiche accuse dirette al mondo dell'informazione, troppo asservito a questi potenti. Agitatore di piazze, assieme a Beppe Grillo, nell'appuntamento bergamasco della serata del 7 ottobre, Travaglio non mancherà di prendere di mira l'attuale premier, suo bersaglio numero uno, a cui ha dedicato anche l'ultima fatica dall'esplicito sottotitolo: "Bloccare i processi. Cancellare l'informazione. Difendersi con l'impunità. Ecco perché Berlusconi sta preparando il bavaglio". Nando dalla Chiesa, scrittore e politico, ha da sempre legato le proprie azioni e le proprie scelte alla tutela della legalità, occupandosi della criminalità mafiosa e dei suoi agganci con la poltica e fondando con Leoluca Orlando il movimento della Rete, ma ancor prima interessandosi del malaffare milanese e facendo nascere, assai prima di Tangentopoli, il circolo Società civile. Oggi è a fianco di don Luigi Ciotti nella conduzione di Libera. E' certo che la serata ruoterà attorno ai temi cari ai protagonisti: la denuncia dell'illegalità diffusa, che pare lasciare indifferente gran parte degli italiani, forse però non ancora abbastanza informati.
S’è cacciata in un bel guaio, Emma Marcegaglia, nell’ansia di portare la sua razioncina d’oro alla Patria. Cioè il suo oboletto all’AliSilvio. Strapazzata perfino dal giornale della sua Confindustria per la penna dell’economista liberale Alberto Alesina, concorre col penultimo predecessore Antonio D’Amato al record di servilismo filogovernativo in viale dell’Astronomia.
Quando parlerà di libero mercato, qualcuno le ricorderà che è entrata in una compagnia aerea nata dalla sospensione delle regole antitrust con modifica ad hoc di tre leggi. Quando esalterà il rischio d’impresa, qualcuno le rammenterà che il governo le ha consegnato la nuova Alitalia ripulita da debiti ed esuberi (a carico dei contribuenti). Quando siederà a trattare col governo per conto degli imprenditori, qualunque posizione assuma, sarà sospettata di averla assunta per ripagare il governo della grazia ricevuta. Quando un socio di Confindustria rischierà il crac, la Emma dovrà spiegargli come mai la sua impresa deve fallire, mentre Alitalia no.
Solo pochi mesi fa, sotto Luca di Montezemolo, l’associazione degli industriali aveva mollato alla classe politica uno schiaffo morale, cominciando a espellere i soci che pagano il pizzo anziché denunciare il racket mafioso. Ora quel patrimonio di legalità, nonostante gli sforzi del presidente siciliano Ivan Lo Bello, va rapidamente evaporando. Questione di coerenza. Il gruppo Marcegaglia, pochi mesi fa, ha patteggiato per corruzione al Tribunale di Milano a proposito di una tangente pagata nel 2003 a un manager dell’Enipower in cambio di un appalto: pena pecuniaria 500 mila euro e 250 mila di confisca alla Marcegaglia Spa, pena pecuniaria di 500 mila euro e 5 milioni di confisca alla controllata NE Cct Spa, 11 mesi di reclusione patteggiati dal vicepresidente Antonio Marcegaglia (fratello di Emma). Il padre Steno, invece, è stato condannato dal Tribunale di Brescia a 4 anni per la bancarotta Italcase-Bagaglino.
Nello stesso processo di primo grado, sono stati condannati Roberto Colaninno (anche lui a 4 anni) e il banchiere Cesare Geronzi. E, guarda un po’, Colaninno è il nuovo presidente della nuova Alitalia, mentre Geronzi è indicato fra i grandi sponsor dell’operazione. Ma la cordata è impreziosita anche da un altro condannato in primo grado, il costruttore Marcellino Gavio (già arrestato nel ’93 per Tangentopoli, dopo mesi di latitanza all’estero, s’è appena buscato 6 mesi per violazione di segreto investigativo) e dal pregiudicato Salvatore Ligresti (2 anni e mezzo definitivi per Tangentopoli).
Ora, espellere chi non denuncia il racket mafioso è un’ottima idea. Ma chi paga il pizzo in Sicilia, di solito, ha la lupara alla tempia. Chi paga mazzette in Lombardia no. Con che faccia la Confindustria caccia chi subisce il racket (e per la legge è vittima di un reato) e non chi sgancia tangenti (e per la legge è colpevole di un reato)? Sarebbe come se il ministro Gelmini denunciasse le promozioni facili al Sud e poi volasse a Reggio Calabria per dare l’esame da avvocato. Per dire.
"I am, I am, I am I said I wanna get next to you I said I gonna get close to you You wouldnt want me have to hurt you too, hurt you too?
I aint, I aint, I aint A buyin into your apathy Im gonna learn ya my philosophy You wanna know about atrocity, atrocity?
I know you want whats on my mind I know you like whats on my mind I know it eats you up inside I know, you know, you know, you know
I am a man, a man Ill give ya somethin that ya wont forget I said ya shouldnt have worn that dress I said ya shouldnt have worn that dress
I know you want whats on my mind I know you like whats on my mind I know it eats you up inside I know, you know, you know, you know
Here I come, I come, I come
I am, I am, I am I said I wanna get next to you I said I gonna get close to you You wouldnt want me have to hurt you too, hurt you too?
I know you want whats on my mind I know you like whats on my mind I know it eats you up inside I know, you know, you know, you know I know you want whats on my mind I know you like whats on my mind I know it eats you up inside I know, you know, you know, you know
Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come Here I come, I come, I come"
Non occorreva Nostradamus per prevedere che Al Tappone non si sarebbe fermato neppure dopo il Lodo Alfano. Bastava un pizzico di memoria storica. Chi, da 15 anni, cede a ogni sua estorsione, pagando pizzi e riscatti in nome del «male minore», convinto che «è l’ultima volta», deve poi amaramente constatare - anche se non lo ammette mai - che l’ultima volta è sempre la penultima e che ogni male minore prelude sempre a un male peggiore.
Conquistata l’impunità per sé e per le altre tre cariche dello Stato, Al Tappone ha subito annunciato le prossime mosse: immunità parlamentare per tutti (poi provvisoriamente ritrattata per tener buona la Lega), fine dell’azione penale obbligatoria (le priorità le decide il Parlamento, cioè lui), pm al guinzaglio dell’esecutivo come ai tempi del fascismo, «riforma del Csm» per renderlo ancor più politicizzato (aumento dei membri laici e silenziatore sui pareri, ora dovuti per legge, per ogni riforma che investa la Giustizia).
A questo punto chi non ha occhi e orecchi foderati di prosciutto dovrebbe porsi una domanda semplice semplice: ma davvero i quattro processi attualmente aperti a carico del Cainano giustificano questo suo scatenamento ossessivo, disperato e scalmanato? Il processo Mills andrà a sentenza in ottobre, quando il Lodo sarà già legge: il verdetto potrà riguardare solo l’avvocato presunto corrotto, e non il premier presunto corruttore, che verrà «stralciato» e tenuto in attesa che la Consulta si pronunci sulla costituzionalità del Lodo. Ma, appena il collegio presieduto da Nicoletta Gandus emetterà la sentenza su Mills, diventerà automaticamente incompatibile a giudicare poi Berlusconi. Se mai il processo ripartirà, per la bocciatura del Lodo o per l’uscita del Cainano da Palazzo Chigi (con perdita dell’immunità), dovrà occuparsene un nuovo collegio. E dovrà ricominciare daccapo. Così la prescrizione, già ora agli sgoccioli, si mangerà il processo garantendo all’illustre imputato la consueta impunità.
Lo stesso accadrà col processo sui diritti Mediaset, dove il collegio presieduto dal giudice D’Avossa potrà giudicare i coimputati del Cavaliere, ma non lui, che ne uscirà grazie al Lodo per tornare sotto processo solo fra qualche anno, con prescrizione assicurata. Gli altri due procedimenti, nati dalle sue telefonate con Saccà, sono ancora agli albori: l’uno, per corruzione del direttore di Raifiction, è in udienza preliminare tra Napoli e Roma; l’altro, per la compravendita di senatori dell’Unione, è in indagine preliminare a Roma. Se, come pare, tutto dovesse approdare nella Capitale, i rischi per Al Tappone sarebbero davvero minimi, anche senza immunità: non si ricorda, a memoria d’uomo, un potente uscito con le ossa rotte dal tribunale capitolino.
Di che si preoccupa il Cainano? Che senso ha questo suo tuonare ogni santo giorno, da mane a sera, contro la magistratura, a costo di precipitare nei sondaggi, di logorare i rapporti con la Lega e di costringere un Pd così ansioso di «dialogo» a far la faccia feroce per tener buoni gli eventuali elettori? Delle due l’una: o il nostro ometto è uscito definitivamente di testa (l’altro giorno, per dire, ha paragonato Mara Carfagna a Santa Maria Goretti e se stesso al Brunello di Montalcino); oppure sa qualcosa che noi non sappiamo. La prima è altamente improbabile: la giustizia, per lui e la banda, è un tema troppo cruciale e presidiato da consiglieri, consigliori e azzeccagarbugli per esser lasciato alle mattane uterine di un misirizzi fuori controllo. La seconda è altamente probabile, almeno per chi conservi un pizzico di memoria storica. In questi 15 anni l’abbiamo visto più volte ululare alla luna. Sul momento, nessuno capiva il perché e lo credeva impazzito. Poi regolarmente la cronaca giudiziaria si incaricava di fornire una spiegazione plausibile. Una volta le rogatorie dall’estero, un’altra le rivelazioni dell’Ariosto, un’altra ancora le confessioni dei pentiti di mafia. Anche stavolta ci dev’essere qualcosa di grosso che bolle in pentola. Qualcosa che non coinvolga solo lui - ormai immune - ma anche qualcuno dei suoi complici sparsi per il mondo. Qualcosa che rende urgenti, anzi obbligate due controriforme sommamente impopolari: basta intercettazioni, basta inchieste sui politici e i loro amici. Noi non sappiamo ancora chi, cosa, perché. Lui sì.
(tratto da Ora d'Arial'Unità, 19 luglio 2008 e da voglioscendere.it)
Oggi 13 Luglio 2008 è stata finalmente inaugurata Piazza Aquileia a Grumello del Piano, ciò significa che anche la Via Morali è stata aperta e conseguentemente ci sarà un miglioramento per la viabilità nel quartiere. Di seguito sono riportati alcuni degli interventi tenuti durante l'inaugurazione.
Discorso del Sindaco Roberto Bruni
Discorso del Parroco Don Ferruccio Garghentini
Cerimonia degli Alpini + Discorso dell' Assessore Carlo Fornoni
Blues In Idro 08 Ritorna con Idroscalo in Festa la rassegna Blues in Idro curata da Fabio Treves, grande esperto del settore e musicista di valore a sua volta. Blues in Idro si svolgerà parte sul palco delle tribune e parte su quello della Villetta e garantirà anche quest'anno una parata di artisti italiani e stranieri di grande rilievo.
La punta di diamante della rassegna è senz'altro un grandissimo nome del blues bianco inglese : John Mayall e i suoi Bluesbreakers che, con diverse formazioni, arrivano ai giorni nostri dopo oltre quarant'anni di gloriosa militanza rockblues, in cui hanno scritto varie e splendide pagine della storia di questo genere musicale. I concerti si svolgeranno ogni mercoledì (tranne il 16 luglio) tra l'11 giugno e il 23 luglio. L'ingresso è GRATUITO.
Druso Under The Sky Il Festival, alla sua prima edizione, parte con un ambizioso progetto che vedrà alternarsi per tutta l'estate grossi nomi della musica, ma anche piccoli progetti, suoni delicatamente Jazz e chitarre rock, canzone d'autore e tribute band passando per i dj set. La settimana del Druso sarà infatti così suddivisa:
MARTEDI' – “DRUSO NIGHT” (band inediti e cover band) MERCOLEDI' - JAZZ GIOVEDI' - "BIG" VENERDI' - DJ SET SABATO - TRIBUTE BAND DOMENICA – MUSICA FILODIFFUSA E QUALCHE LIVE
Il tutto prenderà il via il 18 Giugno e le serate continueranno fino alla fine di Agosto! Si terrà in via Boito a Stezzano (BG), proprio all'uscita di Dalmine (tra il Semeraro e il Bingo) 1200 posti a sedere nell'area ristoro, un grande palco e, come poteva mancare, un campo da basket! L'ingresso è GRATUITO.
Pagina Myspace con il programma : myspace.com/drusounderthesky (Il concerto da non perdere è quello del 24 Luglio con i New York Dolls.)
Music For Emergency Il 18 Luglio 2008 è una data da tenere a mente per gli amanti del vero rock/metal italiano. Il grande Pino Scotto, ex-cantante dei Vanadium, si esibirà col suo gruppo a Cenate Sotto [BG] in un concerto a favore degli amici di Emergency. La manifestazione è organizzata dall' associazione BDK Cenate che ha lo scopo di raccogliere fondi per progetti di solidarietà realizzati con la sezione Emergency di Bergamo. I concerti iniziaeranno alle 21:00 e l'ingresso è GRATUITO. Sito ufficiale : bdkcenate.it
I magnaccia italiani offesi dal paragone di Di Pietro.
Leggi-vergogna, Veltroni non scenderà in piazza, almeno finché non gli verrà un'idea peggiore.
La famiglia De Pedis vuole spostare la tomba di Renatino. Accanto a quella di Wojtyla.
Borse mondiali, previsto un ribasso, poi un rialzo, poi un ribasso, poi un rialzo, poi un ribasso.
Fa tanto caldo perché la terra è uscita dall'orbita e sta puntando verso il sole, ma niente panico.
Confindustria: «I consumi in calo non sono collegati ai salari da fame».
Per evitare traumi, le impronte ai bambini rom verranno prese dal duo comico I Fichi d'India.
Frottolo in Libia da Gheddafi. Il dittatore lo ha salutato dicendo: «Ciao, Muhammar».
Lodo Schifani, verranno prese le impronte digitali alle quattro alte cariche dello stato.
Veltroni: «Le intercettazioni vanno pubblicate solo se non sputtanano».
L'Arabia Saudita aumenta la produzione di Ezio Greggio.
Pentagono: «Nella guerra in Iraq errori di strategia». Ad esempio, la guerra in Iraq.
Pd, congresso rimandato, i leader litigheranno per telefono.
Frottolo: «Passo tutti i sabati con gli avvocati a parlare dei miei processi!» Ma Veronica non se le beve.
Solo il 9% degli italiani favorevole al ritorno del Terzo Reich
Frottolo se ne sbatte.
Fa così caldo che ieri Sacconi mandava affanculo operai della Findus.
Cossiga ha dovuto masturbarsi due volte questa mattina solo per far ripartire il cuore.
Polo Nord gli iceberg che si sciolgono sono solo la punta dell'iceberg.
Fa così caldo che ieri Berlusconi ricusava giudici eschimesi.
Famiglia Cristiana: «Berlusconi è Frottolo, un demagogo che antepone i suoi problemi a quelli del paese, accidenti a noi che lo abbiamo fatto votare dalle beghine»
Pacchetto sicurezza, gli extracomunitari ai semafori rimpiazzati da extracomunitari di plastica.
New York, arrestato per frode l'imprenditore Follieri, credeva di essere in Italia
Crisi nel Pd, ecco la nuova linea politica: Veltroni verrà bombardato di raggi gamma, diventerà un mostro verde e dirigerà su Arcore.
Mode estive: Berlusconi col panama bianco, La Russa col fez, Bondi col cappellino a elica.
Scajola scopre gasolio nel suo suv e lo trivella.
Sanità, sequestrate tonnellate di placebo difettosi provenienti dalla Cina.
Uomini, domenica gente che allegra va risveglia la città
Dormono le fabbriche in giro ancora io vivo non lo so
E incontro anche te che corri a pregare un pò Dio la strada la so... e penso che un tempo quel tempio era mio e mi chiedo perché un giorno ho detto addio
Corro via, ma non so se fuggire o rincorrere qualcosa forse chi sono qui e dentro me sangue impazzito che mi spinge fino a voi
Correte di più sognando un futuro così vi guardo da qui e penso che un tempo quel campo era mio e mi chiedo perché un giorno ho detto addio
Nonostante siano passati mesi e mesi dall' inizio dei lavori in Via Morali, importante strada "strategica" situata nel quartiere di Grumello del Piano[Bergamo], non si vede alcuno spiraglio di speranza per la conclusione dell' opera entro l'estate. Il cantiere è ancora fermo, nonostante in questi ultimi giorni il tempo sia stato clemente e avrebbe concesso di proseguire i lavori. La gente è veramente stanca di questa situazione insostenibile che dura dall'inizio dell' anno, forse anche qualche mese in più, e si aspetta una rapida soluzione del problema.
La rilevanza strategica di Via Morali sta nel fatto che l'acceso alla città da Sud Ovest, ovvero da buona parte della Bassa Begamasca avviene passando da Stezzano a Grumello del Piano, per poi proseguire verso il centro città. Quando si entra nel quartiere di Grumello del Piano, se si vuole procedere verso il centro, si hanno solo due possibilità : transitare in Via Gorizia che si interseca tramite un semaforo con la statale 525, oppure in Via Morali che ha sbocco sulla medisima statale tramite uno stop. Essendo adesso chiusa la Via Morali, tutto il traffico viene convogliato nella stretta Via Gorizia che nelle ore di punta si satura e dove conseguentemente si crea una coda che talvolta sfiora il kilometro ( ovvero dal semaforo sulla statale fino alla Madonna dei Campi ). La cittadinanza sta perdendo la pazienza e più volte è stato interpellato l' assessore ai Lavori PubbliciCarlo Fornoni che oltre a non fornire risposte convincenti non ha migliorato di una virgola la situazione, ritenuta difficile anche da altri comuni limitrofi (in particolar modo Stezzano) che hanno espresso il loro disagio.
"Secondo me non c’è bisogno oggi… diventa romanticismo… spiegare questo tipo di musica in chiave di lettura ci sono cinque musicisti che hanno una rabbia repressa perché hanno suonato per tanti anni quello che volevano i padroni."
"Noi dentro un circuito alternativo abbiamo cercato di dare un taglio con la tradizione, cercando di dare qualità alla musica… portando un discorso non del capitalismo… non un discorso alla Beatles o all’americana o all’inglese dove tutti i gruppi purtroppo sono dentro a questo tipo di ideologia. Abbiamo fatto dure battaglie facendo brani tipo “L’abbattimento della Zeppelin”… che non è altro che l’abbattimento dell’imperialismo musicale che ti propina sempre gli stessi pezzi, gli stessi gruppi, lo stesso tipo di musica di consumo e ci ha rotto i coglioni effettivamente, no..?"
"Abbiamo dei pezzi – per esempio – dove parliamo dei prigionieri politici… descrivendo tutto tramite, non so, fischi, suoni elettronici… La lobotomia … l’abbiamo dedicata alla Ulrike Meinhoff che è stata condannata dal tribunale di Bonn … poi non si sa se l’han fatto…che è il taglio delle connessioni del cervello… Il prigioniero… sapete… in Grecia o in Sud America costa troppo, allora tramite la Nato arriva questa operazione. Il prigioniero viene rincoglionito e poi rimesso in pasto alla società… non va in prigione. Lobotomia è un momento di musica gestuale avanzata … dove arriva la provocazione. Tu non fai più spettacolo sul palco, lo spettacolo diventa la gente. Radicalizzando il discorso noi subiamo una lobotomia con la TV… Questo pezzo iniziava con delle sigle… China Martini… Io ho un figlio che è sempre lì… Queste sigle suonate ad altissime frequenze danno dei disturbi.. c’è un completo buio del palco… cerchiamo di individuare il pubblico con delle pile… creando complessi… tanti si incazzano… è per consapevolizzare. Noi abbiamo un pubblico di quindicenni… che vanno scossi… con Re Nudo a Milano … Vanno a casa e ci pensano."
(Estratti dall' intervista a Demetrio Stratos a Saluzzo nell’estate del ‘74)
Riverman "I see your eyes light up like fire It's medicine to me But as the hunted live their lives You're keeping out of reach So I keep running, falling Till I reach the water Run with me holyman But when I reach out I find I'm standing right beside her Now we're living Blessed with all the thunder in the world
Now, should you ask me to come home To wake up from the sleep Like a boat inside a storm Is there no hope for me?
So I keep running, falling Wade into the water Run with me riverman But when I reach out I find I'm standing right beside her Now we're living Blessed with all the thunder in the world
So I keep running, falling Till I reach the water Run with me holyman But when I reach out I find I'm standing right beside her Now we're living Blessed with all the thunder in the world."
A partire dalle ore 10:00 di Domenica1° Giugno 2008 avranno luogo le varia manifestazioni organizzate dalla Lega Nord sul mitico pratone di Pontida. Il raduno è molto atteso perchè è il primo dopo l'ottimo risultato elettorale del partito di Bossi alle elezioni di Aprile e quindi si prevede la calata di moltissime persone che sopraggiungeranno per festeggiare e per capire quali saranno le intenzioni dei vertici del movimento dopo questo consolidamento alle urne. Sicuramente è uno degli appuntamenti più attesi dell'agenda politica di questo 2008, considerando il fatto che la Lega ha attualmente la forza necessaria per modificare l'equilibrio politico nell'ambiguo scenario italiano.
In una recente intervista, Carlo Rubbia ( premio Nobel per la fisica) (come Scajola) ha dichiarato:
"Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra".
"Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie".
"Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."
"Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso".
"C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma".
"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente".
Se è così semplice, perché allora non si fa?
"Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa". ( 30 marzo 2008 )
UFO in Vaticano Il gesuita Josè Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana, scrive oggi sull'Osservatore romano che si può credere in Dio e negli extraterrestri " anche se della esistenza di extraterrestri finora non abbiamo nessuna prova. "
A differenza di quella di Dio
Nucleare Terremoto in Cina rischio radiazioni danneggiate le centrali nucleari ( Repubblica, 19/5/08 )
Ooooh! Chi poteva mai immaginare che un terremoto riuscisse a danneggiare delle centrali nucleari? Questa è davvero una piega inaspettata degli eventi. Sapete una cosa? D'ora in poi costruiamole solo in posti dove non ci sono terremoti. Ad esempio qua in Italia
Pubblico il video ed il resoconto stenografico della dichiarazione di voto dell’Italia dei Valori per la fiducia al Governo, fiducia che non è stata data. Il mio discorso ha reso palese un fatto importante: esiste un’unica opposizione, quella dell’Italia dei Valori.
Antonio Di Pietro: Vorrei dirle con il sorriso sulle labbra, signor Presidente del Consiglio, che mai avrei immaginato, di trovarmi per la seconda volta a dare un giudizio sul suo Governo. La prima volta mi è capitato quando mi ha offerto di fare il Ministro dell'interno e non ho abboccato. Poi se l'è scordato, perché lei è abituato a dimenticare, quando le cose non le fanno piacere (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania - Una voce dai banchi del gruppo Italia dei Valori: «Lasciate parlare!»).
Gianfranco Fini: Prego di non interrompere. Lasciate esprimere all'onorevole Di Pietro la sua opinione.
Antonio Di Pietro: Quindi, signor Presidente del Consiglio, lasci che anche oggi - con il sorriso sulle labbra, ma sempre a testa alta - le diciamo: «noi no, noi dell'Italia dei Valori non abbocchiamo!» Noi dell'Italia dei Valori non intendiamo cadere nella tela del ragno che lei, ancora una volta, sta tentando di costruire con pacche sulle spalle, come ha detto lei: «volemose bene, va' che ce la famo». Lo dica agli altri, non lo dica a noi dell'Italia dei Valori! Infatti, noi dell'Italia dei Valori abbiamo memoria e soprattutto non intendiamo perdere la memoria. Noi conosciamo la sua storia personale e politica e conosciamo bene anche la sua storia... (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).
Gianfranco Fini: Onorevole Di Pietro, la prego di proseguire e prego ancora i colleghi di non interrompere gli oratori.
Antonio Di Pietro: E soprattutto conosciamo bene la sua storia personale e giudiziaria e quella dei tanti... (Vivi Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).
Antonio Di Pietro: Signor Presidente della Camera, darmi la possibilità di parlare è un suo compito.
Gianfranco Fini: Onorevole Di Pietro, lei non è nuovo di quest'Aula e sa che è abbastanza naturale che ci sia, nei limiti...
Antonio Di Pietro: Solo quando riguarda me, però.
Gianfranco Fini: Ovviamente dipende unicamente da ciò che si dice (Applausi dei deputati dei gruppo Popolo della Libertà e Lega Nord Padania)...
Gianfranco Fini: .. fermo restando che ho già invitato la parte destra dell'emiciclo a non interromperla. Prego, onorevole Di Pietro, continui.
Antonio Di Pietro: Ha ragione signor Presidente della Camera, dipende da quello che si dice: non bisogna disturbare il manovratore! (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico) Ma noi dell'Italia dei Valori conosciamo la storia anche dei suoi tanti dipendenti e sodali che si è portato in Parlamento con sé a titolo di ringraziamento per i favori e le omertà di cui si sono resi complici. Noi dell'Italia dei Valori conosciamo bene le sue bugie e la sua capacità di distorcere la verità dei fatti.
Antonio Di Pietro: Soprattutto conosciamo bene la tela sul controllo dell'informazione e sul sistema di disinformazione che ha messo in piedi (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico). Soprattutto conosciamo la disinformazione che ha posto e ha fatto porre in essere per far credere che la colpa dei mali dell'Italia non sarebbe di chi li ha commessi ma di chi li ha scoperti. Lei ha mentito a ripetizione nel corso della sua carriera politica e da ultimo ha fatto credere agli italiani di aver lasciato l'ultima volta il Governo con i conti in ordine, mentre invece ha truccato le carte fin quando l'Unione europea non l'ha scoperto e sanzionato, e quel povero Prodi si è dovuto far carico di far quadrare i conti e ne ha pagato le conseguenze (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo Partito Democratico - Commenti dei deputati del gruppo Popolo della libertà). Lei, signor Presidente del Consiglio, spesso - ed ancora ieri - ha detto di ringraziare e apprezzare il lavoro dei giudici. Ma va! È un falso storico, signor Presidente: lei odia i giudici indipendenti che fanno il loro dovere, a lei quei giudici fanno orrore! Lei vuole solo una giustizia forte con i deboli e debole con i forti! (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori - Commenti dei deputati del gruppo Popolo della libertà) Lei vuole solo una giustizia che fa comodo a lei, una giustizia a suo uso e consumo, e quando non le basta si fa le leggi apposta per fare in modo che la giustizia funzioni come dice lei. Lei è in conflitto di interesse con se stesso e nulla vuole fare per risolverlo. Così ancora oggi nessuno di noi può sapere, quando decide qualcosa, se lo fa per sé o per gli altri, e quali altri poi. Lei non ci ha detto ieri come intende risolvere il conflitto di interesse, anzi ce lo ha detto con il suo silenzio: non intende risolverlo. Lei ieri ha descritto un Paese di sogni e di balocchi, in un esercizio di equilibrismo per farci stare dentro tutti: nord e sud, poveri e ricchi, imprenditori, lavoratori e parti sociali deboli, pacifisti e guerrafondai, rigoristi e scialacquatori. Insomma, ha fatto solo un discorso furbo per cercare di imbavagliare l'opposizione. Ma noi non abbocchiamo. Lei dice di volere il dialogo...
Antonio Di Pietro: ... ma noi crediamo che lei voglia un dialogo ad una voce sola: la sua. E chi non la pensa come lei è solo un qualunquista, un forcaiolo, un populista; insomma un disturbatore da isolare e condannare. Lei dice di volere una giustizia che funzioni, lo ha ripetuto anche in questi giorni. Ma come può funzionare - di grazia - una giustizia con le leggi ad personam che si è fatto fare nella scorsa legislatura? Come può funzionare un libero mercato, che lei dice di volere, quando ci sono falsificatori di bilanci - che lei conosce molto bene, a lei molto vicini - che grazie alle leggi fatte fare da lei e dal suo Governo oggi possono stare ancora liberi in giro per l'Italia? Lei dice che vuole combattere l'evasione fiscale, ma intanto ogni giorno se ne inventa una, nel corso del processo che la riguarda a Milano, per ritardare i tempi della giustizia che la riguarda. Lei dice che vuole combattere la criminalità organizzata, ma la criminalità organizzata oggi si combatte prevedendo ferree leggi e decisi interventi sull'evasione fiscale, sul falso in bilancio, sulla contiguità esistente e persistente tra politica e mafia, sulla non candidabilità delle persone condannate. Se lo ricordi questo leitmotiv, perché lo sentirà per tutta la legislatura (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori). Sono tutte questioni chiave su cui lei si è ben guardato dal prendere posizione.Certo, lei ha più volte teso la mano all'opposizione, a quell'opposizione che pensa di ingraziarsi ammiccando un po' di più. Io non credo che il Partito Democratico, che è un partito che ha la sua storia, ha un suo passato, cadrà nel trabocchetto, né ci cadremo noi dell'Italia dei Valori. Noi crediamo che fare opposizione vuol dire innanzitutto riscrivere la verità rispetto alle disinformazioni che lei ha portato avanti in questi anni nel nostro Paese. L'opposizione ideale che vuole lei è quella di un'opposizione morbida che non denuncia, non alza i toni, non fa battaglie anche dure per il rispetto delle regole democratiche, insomma un'opposizione di Governo. Noi questa opposizione non la faremo, né crediamo che la faranno gli amici del Partito Democratico, perché una cosa è ascoltarla, un'altra è venirle appresso. Insomma, sappia signor Presidente del Consiglio che da oggi esiste ed esisterà un'opposizione forte, decisa e senza compromessi, fatta di critiche, ma anche di proposte costruttive, che è quella dell'Italia dei Valori.
Antonio Di Pietro: Un'opposizione che avrà anche il coraggio e il dovere, allorché lei dovesse fare un provvedimento negli interessi dei cittadini, di votarlo, ma mai di scambiare la sua politica come una politica nell'interesse della collettività. Noi crediamo che lei abbia fatto e si sia messo a fare politica per i suoi interessi personali e giudiziari (Proteste dei deputati del gruppo Popolo della Libertà - Una voce dai banchi del gruppo Popolo della Libertà: «Vergogna!»); è questa la verità che non ci toglie nessuno. Noi non le diamo la fiducia (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo del Partito Democratico - Commenti di deputati del Popolo della Libertà)! (tratto da antoniodipietro.it)